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Le donne scrivono a Monti: ‘Mai più dimissioni in bianco’

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Le donne scrivono a Monti: ‘Mai più dimissioni in bianco’
Prefettura Arezzo

Oggi, 23 febbraio, alle ore 12, una delegazione di donne consegnerà alla Prefettura la lettera indirizzata al Presidente del Consiglio Mario Monti, al Presidente della Camera Gianfranco Fini, al Presidente del Senato Renato Schifani, al Ministro Elsa Fornero ed alle deputate e alle senatrici di tutti i gruppi parlamentari per chiedere il ripristino della legge 188/2007, contro le dimissioni in bianco. Alla mobilitazione aderiscono SEL, promotrice dell’evento, FDS, IDV, Giovani Comunisti Arezzo, Udi, Commissione Pari Opportunità della Provincia di Arezzo, CGIL e la capogruppo provinciale PDL. L’iniziativa è stata promossa, a livello nazionale, dal gruppo “188 donne per la 188/2007”. La legge 188 aveva una funzione preventiva: le dimissioni volontarie, per qualunque tipologia di rapporto di lavoro, dovevano essere date esclusivamente su moduli numerati progressivamente. Avendo una scadenza di quindici giorni, i moduli non potevano essere compilati prima del loro utilizzo. Era una legge semplice ed efficace, priva di costi. E’ necessario il ripristino di tale norma per impedire l’uso delle dimissioni in bianco, pratica medievale che prevede la possibilità di presentare delle lettere di dimissioni, senza data, al momento dell’assunzione facilitando i licenziamenti. Questo il testo della lettera che sarà consegnata: “Norme efficaci contro le dimissioni in bianco, subito. Grazie all’impegno delle donne, finalmente è maturata una grandissima condivisione nel dibattito pubblico intorno alla legge contro le dimissioni in bianco, provata dall'accoglienza della nostra iniziativa “188 firme per la legge 188.” Di ciò abbiamo parlato nell’incontro avuto su questo tema con la Ministra Elsa Fornero il 7 febbraio e questo intendiamo continuare a sostenere con la conferenza stampa del 23 febbraio. Chiediamo norme che prevengano e contrastino l’abuso nei confronti di giovani lavoratrici e giovani lavoratori al momento dell’assunzione quando, capita che venga richiesto loro di firmare una lettera di dimissioni volontarie, definite in bianco perché senza data. La data verrà messa successivamente, per mandare via quella ragazza o quel ragazzo di fronte a una gravidanza, un matrimonio, un infortunio, una lunga malattia o la fine del periodo di incentivi per la loro assunzione. La legge 188 sulle dimissioni in bianco del 2007, fu presentata in Parlamento con il consenso delle donne di tutto il centro sinistra e del centro destra che insieme presentarono un ordine del giorno, premessa al voto unanime con il quale il disegno di legge fu approvato alla Camera. Successivamente alla sua abrogazione avvenuta nel giugno del 2008, sono state depositate in Parlamento alcune proposte di legge per definire norme contro le dimissioni in bianco. Noi donne del sindacato, del giornalismo, della società civile, della politica, noi che abbiamo promosso quella legge nel 2007, chiediamo al Presidente del Consiglio, ai Presidenti di Camera e Senato, alla Ministra Fornero, alle parlamentari di tutti i gruppi presenti alla Camera e al Senato di assumere un impegno per un intervento legislativo urgente ed efficace contro le dimissioni in bianco”.