Home Politica Lettera aperta al Sindaco di Arezzo da un consigliere comunale

Lettera aperta al Sindaco di Arezzo da un consigliere comunale

0

Gent. mo Sindaco,
violo solo per questa volta la sua volontà di ritenere concluso ogni rapporto personale con me, espressa con una lettera riservata consegnatami il 3 maggio, e di cui solo ora ne parlo, inviandole questa lettera aperta.
Mi permetto di farlo, perché appare singolare il fatto che due mesi fa, come con la recente lettera con la quale ritiene chiuso il rapporto amministrativo con IdV, SEL e Sinistra per Arezzo, lei abbia male interpretato i fatti.
Con la prima lettera infatti Lei concludeva ogni rapporto con me a causa di un mio comunicato sulle problematiche del cosiddetto interporto, equivocando sull’addebito di “fuorviante”, e a causa di un comunicato con il quale l’IdV esprimeva sostegno alla causa della RSU e dei dipendenti del Comune, equivocando anche qui sia sull’autore, sia sull’addebito di “crumiro istituzionale”.
Con la seconda lettera Lei si risente del contenuto e del linguaggio utilizzato nel comunicato emesso da noi tre capigruppo dal titolo “la solita strategia stomachevole del PD”, equivocando sul fatto che si faccia riferimento a lei mentre in realtà il riferimento è al gruppo consiliare del PD (o, meglio, a qualcuno del gruppo).
Ritenendo che le sue doti e la sua esperienza non possono indurla in errori così madornali, si può finalmente certificare che lei aveva da tempo una voglia matta: rompere con due partiti, IDV e SEL, meno con Sinistra per Arezzo, anche se essi hanno concorso alla sua rielezione, ma, ancor di più, rompere con me e con Tulli.
Per quanto mi riguarda avevo già volentieri recepito la sua richiesta di maggio. D’altra parte, sin dall’agosto 2008, se non da prima, io le sono risultato indigesto a tal punto che, in prossimità delle elezioni amministrative dello scorso anno, Lei aveva perfino provato a porre un veto sulla mia candidatura con l’IdV (dico: porre un veto ad un altro partito!) in aggiunta ai caldi inviti a non ricandidarmi che ricevevo a mezzo stampa da alcuni esponenti del PD.
Anche io Le auguro buona fortuna, sia se spera di restare a lungo alla guida della città a queste condizioni, sia se spera di essere inserito dal PD nella lista dei candidati per Roma. Ne ha molto bisogno.
Distinti saluti.