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Malattia di Alzheimer: relazione di cura e stili di vita

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Sabato 27 ottobre alle ore 9,30 presso la sala conferenze dell’Ospedale “Santa Margherita” a Fratta di Cortona è in programma una tavola rotonda dal titolo “Malattia di Alzheimer: relazione di cura e stili di vita”
L’iniziativa è promossa dai Comuni della Valdichiana Aretina dall’Azienda USL8, dalla cooperativa Etruria Medica e dall’A.I.M.A. (Associazione Italiana Malattia di Alzheimer).
A moderare la tavola rotonda, in rappresentanza dei Comuni della Valdichiana, sarà Francesca Basanieri Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Cortona.
Al dibattito parteciperanno Anna Canaccini, direttore di zona del distretto Valdichiana USL8 Arezzo, Paolo Ricciarini, presidente della cooperativa Etruria Medica, Tiziana Ingegni, geriatra zona Valdichiana USL8 Arezzo, Elena Manciati, psicologo AIMA, Lucia Gori, del Centro Ascolto Alzheimer della Valdichiana e Manlio Matera, Presidente AIMA Firenze.
Il convegno si propone di rilevare gli elementi di forza e le aree di miglioramento del sistema dei servizi per la Demenza nella Valdichiana Aretina, per promuovere l’elaborazione di strategie di consolidamento e sviluppo del sistema stesso in relazione ai bisogni complessi del malato e della famiglia.
La gravità della malattia, il lungo decorso e l’impatto sulla vita della famiglia ne fanno una malattia sociale, alla quale bisogna orientare non solo i servizi, ma anche le risorse della comunità.
La stessa ricerca dell’ARS ha rilevato che, nella nostra regione, più del 90 % dei malati vive ed è assistito nell’ambiente familiare.
Per valutare la qualità di vita del malato e del nucleo familiare, l’AIMA – Associazione Italiana Malattia di Alzheimer – ha realizzato una indagine, intervistando le famiglie dei malati residenti nei comuni della Valdichiana, in modo da rilevare i principali bisogni di sostegno, espressi in termini sia di risorse che di competenze. I numeri sono allarmanti: nei comuni della Valdichiana, su una popolazione complessiva di 49.000 residenti, con 11.000 persone di età superiore ai 65 anni, si stimano circa 1.000 casi di demenza, 600 dei quali sono casi di Alzheimer.
Il problema è destinato a crescere drammaticamente negli anni: secondo una recente ricerca dell’Agenzia Regionale di Sanità della Toscana (“La Demenza in Toscana”, ARS 2011), i casi di Demenza in Toscana, valutati oggi in 84.000, diventeranno 98.000 nel 2020.
L’occasione per presentare questi dati sarà proprio la tavola rotonda di sabato 27 ottobre presso l’Ospedale di Fratta
Attraverso le relazioni e la discussione si cercherà di valutare l’adegatezza dello stile di vita del malato ai suoi bisogni, in modo da focalizzare sempre più gli interventi dei servizi pubblici sul sostegno alla famiglia. Infatti, sebbene la malattia di Alzheimer, come le altre forme di Demenza, abbia le caratteristiche di malattia progressiva, inarrestabile allo stato attuale delle conoscenze, lo stile di vita del malato può avere un sensibile effetto positivo nel contenimento dei sintomi, il mantenimento delle funzioni e, conseguentemente, sulla qualità di vita del malato stesso e dei suoi familiari.
In questa direzione lavora già da anni il Centro di Ascolto Alzheimer, gestito dall’AIMA con il sostegno dei Comuni della Zona Valdichiana, che offre ai familiari dei malati residenti in ciascuno dei cinque comuni della Zona opportunità di informazione, consulenza e sostegno.