Si conclude, con una conferenza di Giorgio Sacchetti dedicata a Maria Luisa Berneri (“una donna contro i totalitarismi”), il ciclo di conferenze “Ritratti di donne aretine”, organizzato dalla Società storica, in collaborazione con il Comune di Arezzo. L’appuntamento è fissato per martedì 4 dicembre all’auditorium Aldo Ducci di via Cesalpino, alle ore 17,30.
Maria Luisa Berneri, nata ad Arezzo nel 1918, costretta ancora bambina all’esilio antifascista, è figlia di Camillo (intellettuale e pubblicista molto conosciuto, che troverà la morte in Spagna per mano dei sicari di Stalin nel 1937). Studentessa alla Sorbona e già schedata come “sovversiva”, intensificherà il suo impegno politico e culturale, prima in Francia e poi a Londra. Redattrice di “Spain and the World” (1936-1939) e di “Freedom” (1939-1945), si dedica alla raccolta di fondi per gli orfani della guerra di Spagna. Studiosa del sistema sociale ed economico della Russia, pubblica nel 1944 “Workers in Stalin’s Russia”. Nel 1945 è processata per propaganda pacifista. Si occupa anche di psicologia ed è fra i primi divulgatori in Inghilterra dell’opera di W. Reich. A dicembre del 1948 partorisce una bambina, che morirà dopo poche ore. Il parto, a causa di un’infezione, le sarà letale. Alcune sue opere sono pubblicate postume.
Giorgio Sacchetti è dottore di ricerca in Storia del movimento sindacale e ‘cultore’ della materia presso il Dipartimento di Scienze politiche, giuridiche e studi internazionali dell’Università di Padova (insegnamento di Storia delle ideologie del Novecento). E’ membro del Comitato scientifico dell’Archivio “Famiglia Berneri – Aurelio Chessa” di Reggio Emilia ed autore di numerosi studi sulla “labour history” e sulle culture libertarie. Ha recentemente pubblicato il libro “Lavoro, democrazia, autogestione. Correnti libertarie nel sindacalismo italiano (1944-1969)”.
Curato da Luca Berti, il ciclo di conferenze della Società storica è dedicato a figure di donne nate o vissute nel territorio aretino che per le loro azioni sono entrate nella memoria collettiva o hanno fatto parlare di sé. Gli incontri, iniziati nel mese di ottobre, si proponevano non soltanto di fornire elementi biografici, ma anche di ricostruire le circostanze ed i motivi che hanno reso famose le protagoniste, contestualizzandone l’operato nella società in cui vissero. In questo modo hanno finito anche per delinearsi alcune tappe del processo di emancipazione femminile.
Anche quest’ultimo incontro è ad ingresso libero, con dibattito finale aperto a tutti.