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Mattesini: ‘le Poste fanno utili ma tagliano il personale

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Mattesini: ‘le Poste fanno utili ma tagliano il personale
Donella Mattesini

Poste Italiane ha presentato il nuovo piano di ristrutturazione dei servizi che interessa 5 regioni nel 2012 e le altre nel 2013.
“Due sono gli elementi su cui riflettere – dichiara Donella Mattesini. Il primo: Poste italiane ha chiuso il bilancio con un utile di circa 810 milioni di euro. Il secondo: siamo già alla terza ristrutturazione in meno di 6 anni ed ogni volta con centinaia di posti di lavoro in meno. Queste operazioni hanno l’unico obiettivo di ridurre i costi senza un chiaro piano di sviluppo per rilanciare il settore. La Toscana è tra le regioni interessate dall’intervento previsto nel 2012, con un taglio di circa 600 dipendenti (di cui 470 portalettere) distribuito fra tutte le province. Ad Arezzo ci sono circa 64 esuberi con la chiusura di 14 uffici postali e la “razionalizzazione” di altri 5 entro l’estate. Vorrei anche ricordare che a Firenze nel 2010 ed all’inizio del 2011 in tutta la Toscana, l’organizzazione è stata modificata eliminando il sabato come giorno di consegna della posta ed ampliando gli orari di servizio negli altri giorni della settimana, una riorganizzazione che ha permesso di ammortizzare le conseguenze dei tagli (160 posti nel 2006 e 260 nel 2011).

I tagli e le conseguenti chiusure di uffici postali compromettono fortemente la qualità del servizio con la consegna della posta a giorni alterni e la chiusura di alcuni Uffici nei centri minori, con conseguenti danni proprio alle fasce di popolazione più deboli, come gli anziani che utilizzano gli uffici Postali per riscuotere la pensione;

“A differenza degli anni scorsi – scrive la deputata Pd nella sua interrogazione – questa volta sarebbe ben più difficile ricollocare i lavoratori in esubero tenuto conto che, con l’allungamento dell’età pensionabile, anche la possibilità di esodi incentivati è una strada non possibile da percorrere”.

Infatti in Toscana il 70% dei postini è costituito da giovani tra i 30 ed i 45 anni, per il 50% uomini e per il 50% donne (negli uffici invece il rapporto è 60% di impiegati di sesso femminile ed il 40% di sesso maschile), persone assunte a tempo indeterminato negli ultimi tempi dopo svariati anni di contratti a tre mesi, stabilizzati in seguito a cause di lavoro. Poste italiane ha comunicato al sindacato di voler concludere l’accordo sulla proposta di ristrutturazione entro 15 giorni, pena l’esecuzione del Piano così come presentato.
Donella Mattesini chiede quindi al Ministro per lo sviluppo economico cosa intenda fare il Governo a fronte della necessità di un rilancio di Poste italiane fondato su di un piano di investimento evitando una ulteriore riduzione del personale come sta invece avvenendo da anni. E quali azioni preveda per facilitare corrette relazioni sindacali sia nei tempi, sia nelle modalità.