Home Politica Montedoglio: UDC, ‘Rilanciare progetto e validità dell’ente irriguo’

Montedoglio: UDC, ‘Rilanciare progetto e validità dell’ente irriguo’

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“Rilanciare il progetto e la validità dell’ente irriguo umbro-toscano. L’Udc lancia l’invito a tutte le amministrazioni comunali del territorio affinché agiscano unite verso questa direzione: “Siamo molto preoccupati- affermano il consigliere provinciale Simon Pietro Palazzo, il segretario provinciale Gianluca Enzo Buono e Matilde Bartolomei del comitato provinciale Udc- Dopo un incontro avuto con i nostri rappresentanti della Valtiberina, abbiamo constatato che il dibattito sulla diga di Montedoglio si è ridotto alla opportunità, o meno, di avere un esponente della vallata all’interno del Cda dell’ente irriguo. Questo non è il solo problema. Riteniamo molto più importante verificare ed intervenire sul futuro progetto della diga, sugli investimenti da compire per la sicurezza, la realizzazione di un secondo ponte sul Tevere nei pressi di Sansepolcro, sul miglioramento dell’approvvigionamento dell’acqua ad uso agricolo, considerata un bene sempre più prezioso. Nella diga di Montedoglio sono stati spesi negli anni milioni di euro di risorse pubbliche che non possono andare perdute per l’inadeguatezza della classe politica che amministra la Valtiberina che ha paura ad effettuare scelte. Si continua, infatti, a puntare il dito contro presunti colpevoli per l’incidente alla diga enfatizzando i rischi connessi per la presenza dell’opera sul territorio. Pochi invece, per non dire nessuno, rimarcano quanto sia stata utile la costruzione della diga per il miglioramento dell’agricoltura, delle produzioni agricole, grazie ad un regolare approvvigionamento idrico anche nei momenti di maggiore siccità. Un utilizzo fondamentale dell’acqua anche a fini civili. Non a caso il gestore Nuove Acque è uno dei maggiori ‘clienti’ dell’ente irriguo. Lo rimarchiamo noi dell’Udc. E con forza. Salvaguardare il territorio non può prescindere da queste valutazioni e da cercare le soluzioni che possano andare nella direzione di abbassare il costo dell’acqua ad uso civile che grava sulle spalle dei cittadini. La diga è ormai un bene che supera i confini geografici della valle. Tutti dobbiamo impegnarci per non rovinare quanto fatto in passato e in maniera lungimirante.”