La neve ha creato forti disagi e, in taluni casi, veri e propri black out nella provincia di Arezzo e in Toscana. “Il maltempo – sottolinea la Filctem Cgil – ha evidenziato tutte le carenze derivanti da un’organizzazione del lavoro che non considera più centrale il presidio del territorio con un congruo organico formato sia da tecnici che operativi. Prima o poi saremmo arrivati a questo punto”.
Il sindacato ribadisce quella che definisce una “facile profezia” fatta anche in occasione degli ultimi incontri sul “dimensionamento delle risorse” che hanno segnato la distanza tra azienda e sindacati, al punto da non produrre una conclusione del confronto.
“Se non arriveranno segnali certi di un’inversione di tendenza – afferma Marisa Grilli, Segretaria Filctem Cgil – e si continuerà ad affermare che le risorse sono sufficienti al punto di fare programmi che destinano lavoratori della Toscana in altre zone d’Italia, situazioni come quelle degli ultimi giorni diventeranno sempre più frequenti e non solo in situazioni di maltempo estremo”.
Secondo la Filctem Cgil è necessario essere consapevoli che si è di fronte ad un servizio che solo virtualmente è di elevata qualità ma che “è destinato a crollare appena si presenta una condizione meteorologica critica. Gli avvenimenti di questi giorni devono indurre l’azienda a riconsiderare anche le proposte sindacali, riaprendo il confronto sul “dimensionamento” con uno spirito diverso e, per questa strada, procedere ad un congruo numero di assunzioni.
Parallelamente è importante intensificare le attività di manutenzione e di miglioramento delle rete attraverso investimenti mirati a potenziare la qualità del servizio senza farsi trovare impreparati di
fronte alle situazioni più critiche. Non è possibile, infatti, impostare l’organizzazione del lavoro quasi esclusivamente sul senso di responsabilità dei lavoratori, ai quali va tutta la nostra vicinanza per il grande sforzo che stanno mettendo in campo in queste ore con il loro totale impegno e la loro professionalità per diminuire i tempi di interruzione ed il disagio ai cittadini della nostra regione”.

Articlolo scritto da: CGIL Arezzo