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OroArezzo 2012: visitatori esteri in crescita del 15%

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OroArezzo 2012: visitatori esteri in crescita del 15%

A poche ore dalla conclusione, OroArezzo conferma l'andamento positivo già evidenziato nei primi giorni della manifestazione. I dati d'affluenza finale di questa edizione rispecchiano le cifre stimate: complessivamente il numero degli operatori presenti italiani ed esteri dovrebbe attestarsi sulle 11.000 presenze, di cui oltre 2.000 stranieri, registrando così un incremento del 15% rispetto alle presenze estere della scorsa edizione. Nel complesso il numero delle presenza è in linea con quello del 2011.
“Con un afflusso di buyer/compratori provenienti da 82 paesi, OroArezzo 2012 ha soddisfatto le attese. L’incremento degli operatori stranieri dimostra che in Italia e in tutto il mondo si respira un'aria di maggior ottimismo”, ha dichiarato Andrea Sereni, presidente di Arezzo Fiere e Congressi.
Dal 24 al 27 marzo 485 espositori provenienti da 32 province italiane (483 nel 2011) hanno presentato le loro creazioni all'insegna dello stile e della sempre più vitale ricerca di novità e innovazione. Sforzo questo totalmente apprezzato dai compratori italiani e stranieri che vedono OroArezzo come un appuntamento oramai imperdibile.

“I nostri espositori sono soddisfatti della loro partecipazione alla fiera – dichiara Raul Barbieri, direttore di Arezzo Fiere e Congressi – tra gli stand si è percepito un clima positivo, anche grazie alla qualità percepita delle presenze di buyer stranieri. Nonostante il difficile momento economico che, come tutti ben sappiamo, il settore dell’oreficeria e non solo sta attraversando, OroArezzo ha visto salire il numero dei compratori e soprattutto il grado di internazionalizzazione.”
L’importanza delle presenza dei buyers stranieri sottolinea ancora una volta che in questo momento sono i mercati esteri a trainare la domanda. Particolarmente positiva è stata l’affluenza da Dubai, dal Brasile, dagli Stati Uniti, dalla Turchia e dalla Russia (+14,5%). Altrettanto ben rappresentati sono stati i buyer provenienti da Hong Kong, da Israele, dal Kazakistan e dai principali mercati europei. E un ritorno importante, quello della Libia, mercato da sempre assai importante ma falcidiato dalla recente guerra e con una gran voglia di ritorno alla normalità. Livelli di presenze che compensano alcuni prevedibili cali, come quelli provenienti da Spagna, Grecia, Portogallo. In crescita anche il numero dei compratori italiani, specie gli operatori del dettaglio, a riflettere un mercato che sempre più avvicina il mondo della produzione con la distribuzione finale, nella ricerca di accorciare la filiera distributiva per ottenere un miglior controllo delle variabili del mercato.
Il quadro positivo chiaramente avvertibile di questa 33esima edizione di OroArezzo non proviene solo dagli espositori, ma è stato ulteriormente rafforzato dalle positive valutazioni espresse dagli stessi compratori e dalla stampa che hanno particolarmente apprezzato, oltre le novità e i trend proposti nelle collezioni, l'originalità degli eventi e delle sfilate, con particolare riferimento a Bi-Jewel e Premiere 2013.

“Molte novità interessanti in questa edizione di OroArezzo – continua Barbieri – il momento è delicato ed è fondamentale che la fiera si impegni a dare una panoramica globale su quelle che saranno le tendenze sia della moda che del mercato”.
E quest'anno, quindi, oltre al tradizionale appuntamento di Première, che offre una panoramica sull'orientamento delle proposte per il prossimo anno, un nuovo padiglione, quello di Bi-Jewel, è stato dedicato ai bijoux di alta qualità per rispondere alla necessità del mercato di nuovi prodotti più accessibili, caratterizzati dalla facilità di prezzo e della connotazione fashion.
“Iniziativa, questa di Bi–Jewel – continua Barbieri – che certamente non sostituisce ma va ad ampliare l'offerta fieristica, cercando di esaudire una richiesta crescente di mercato, che oltre all’oreficeria tradizionale, si orienta anche verso formule nuove, o forse è meglio dire, riscoperte e reinterpretate con l'eleganza, la tecnica rifinita e la creatività tipica dell'attuale produzione orafa italiana. Sono 35 infatti le aziende espositrici che hanno aderito a Bi-Jewel, sposando l'iniziativa e credendo nella bontà della stessa. Ed è anche con questa novità (che va ad unirsi all'apprezzata Last Minute autunnale) che OroArezzo ha ribadito in modo evidente il ruolo di sostegno e supporto che svolge per il comparto. Dopo questa edizione guardiamo alla prossima stagione con ancora maggior ottimismo”.

Ecco una serie di commenti raccolti tra buyer ed espositori su questa 33esima edizione di OroArezzo.
Di seguito alcuni top buyer.

Emma Barbuti, Direttrice della David Yurman (N.Y. – USA):
“E' la prima volta che vengo qui ad Arezzo, e devo dire sono rimasta colpita dalle proposte che esprimono al massimo le qualità di cui avevo sempre sentito parlare: dalle novità tecnologiche di lavorazione, alla eccellenza del design. Abbiamo davvero bisogno di cercare qualcosa di speciale per i nostri clienti, e qui ad OroArezzo ho trovato nuovi e interessanti stimoli”.

Jamil, della Jamal Jewellery (Dubai):
“Lavoro per il 90% con aziende italiane, per la quasi totalità aretine, delle quali apprezzo la tecnica, la qualità e il design. Arezzo è il mio principale mercato di riferimento perché risponde appieno alle esigenze della mia clientela e soprattutto perché allo stato attuale è proprio il comparto aretino quello che offre in Italia il miglior rapporto qualità prezzo e continua ad esprimere il massimo di creatività e novità. Tutti elementi per me essenziali e determinanti per rispondere alle esigenze della mia clientela, interessata al prodotto in oro in tutte le sue forme. Devo però aggiungere che la restrizione della validità temporale dei visti d'ingresso nel vostro Paese (da tre anni sono passati a 6 mesi) mi causa non pochi problemi e a lungo andare potrebbe diventare un ostacolo serio anche per le imprese produttrici italiane.“

Trijola Bashir (Libia)
“Ritorno in Italia dopo il periodo difficile della guerra e sono solo due settimane che ho ripreso l'attività. In Libia c'è un gran bisogno di ritorno alla normalità e ad una forma di benessere annientata dalla recente guerra. E la ricerca del lusso, del bello è una delle prime forme di reazione per dimenticare. Certo c'è tanto da recuperare, siamo rimasti indietro e soprattutto la disponibilità economica dei libici è fortemente condizionata dalle ripercussioni post belliche. Sono qui alla ricerca di un prodotto leggero ma bello, ossia un prodotto nel quale lavorazione e disegno possano compensare il minor quantitativo di metallo impiegato. E da questo punto di vista OroArezzo garantisce una proposta interessante e competitiva.’
E i commenti raccolti tra le aziende espositrici di questa edizione:
… apprezzamento per Bi-Jewel

Gabriele Veneri, Se.Mar
“Si respira una buona atmosfera e, considerando il periodo, non è da poco. Oggi più che mai abbiamo voglia e bisogno di positività. Io ho preso nuovi contatti con potenziali buoni clienti. A OroArezzo ci sono sempre novità interessanti e ho apprezzato davvero la nuova iniziativa di Bi-Jewel, la considero un'azione di buona semina che darà frutti dalla prossima edizione. Ricordo quando il padiglione Glamroom a VicenzaOro era praticamente snobbato, mentre oggi è un punto di riferimento per le nuove tendenze. Da Bi-Jewel sono certo emergeranno i grandi nomi di domani. Ho il massimo della fiducia e della stima in OroArezzo, perché è una Fiera che ti supporta, ti fa sentire a tuo agio, gli spazi sono sempre più belli, e i buyer che incontri sono tanti e qualificati”.
…. per la qualità degli operatori presenti

Maurizio Lacrimini , Nicol Preziosi
“Sono soddisfatto dell'andamento di questi quattro giorni di Fiera; Il clima di questa edizione mi è sembrato vivace, con grande attenzione ed interesse da parte degli operatori. Indubbiamente sono consapevole della difficile situazione e anche per questo apprezzo lo sforzo che l'organizzazione di OroArezzo ha fatto per concentrare qui i principali operatori”.

Carlo Fabbroni, Eurocatene
“Nonostante la sfortunata coincidenza con la Fiera di Istanbul, devo dire che la Fiera non ne ha risentito più di tanto e credo questo sia dovuto alla potente azione di incoming di buyer realizzato dall'organizzazione fieristica. In particolare ho apprezzato la notevole partecipazione di operatori dal Medio Oriente, il mio principale mercato di riferimento e ho rivisto con piacere la presenza di referenti di spicco del mercato libico.”
…il ruolo delle Fiere

Tranquillo Loison, Linea Italia
“OroArezzo conferma la mia convinzione che le Fiere sono un momento imprescindibile nel nostro lavoro. Sono importanti occasioni di appuntamento e di incontro. Se non venissimo nelle fiere quanto dovremmo spendere per incontrare i clienti internazionali? E come potremmo avere una relazione con loro? E questa fiera ci permette non solo di mantenere viva la nostra immagine verso i clienti acquisiti, ma anche di lanciare il nostro prodotto ai nuovi mercati emergenti. Sia io che molti miei colleghi qui in questi giorni abbiamo avuto diversi contatti molto interessanti.”
E per finire la telegrafica fotografia della fiera di Dennis Ullrich – Richline Group, uno dei “big” più attesi: “Great organization, good job”.