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Progetto filiera corta: inizia la fase operativa

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Nell’incontro tenutosi lo scorso 13 agosto presso l’Unione dei Comuni Montani del Casentino in merito al “Progetto Filiera corta – rete per la valorizzazione dei prodotti agricoli toscani” è iniziata la fase operativa per la realizzazione del progetto, che vede la collaborazione con la Strada dei Sapori, l’associazione che opera nel territorio e che ha come obiettivo far apprezzare quello che si produce in agricoltura e non solo. Le risorse provvisoriamente assegnate dalla regione Toscana con il decreto n. 2962 del 25/06/2012 sono al momento di 30mila euro, un importo inferiori rispetto a quello previsto da progetto che rende più difficoltosa l’attuazione dell’iniziativa.

Nell’incontro, a cui erano presenti circa 20 produttori agricoli, è emersa la volontà di proseguire nella realizzazione del progetto, il primo passo è quello di costituire un gruppo di lavoro che predisponga un regolamento interno. È stata poi individuata una possibile sede per lo spaccio locale dei prodotti. In questa prima fase si rende necessario individuare e la tipologia e il quantitativo di prodotti potenzialmente vendibili, pertanto è stata distribuita una scheda informativa aziendale da compilare da parte delle aziende aderenti al progetto. Il decreto della Regione stabilisce che tutta la documentazione relativa all’attivazione del progetto dovrà essere presentata nell’ultima decade di settembre si invita pertanto i produttori interessati a contattare l’ufficio agricoltura dell’ente.

Il presidente dell’Unione dei Comuni Montani, Luca Santini, ritiene importante la realizzazione di questo progetto in quanto “ l’obiettivo è di valorizzare le produzioni agricole ed agro-alimentari del Casentino, potenziando la filiera corta e le relazioni tra i soggetti economici presenti. Si tratta di una grande opportunità per il territorio per favorire così la conoscenza dei prodotti locali favorendo anche il consumo in zona, il flusso di turismo alimentare e il mantenimento delle produzioni localmente importanti, specialmente in quei territori più marginali della nostra valle. L’Unione si fa quindi promotrice di un progetto ambizioso, ma non impossibile nella sua realizzazione”.