Home Cronaca Rapina alla Cassa di Risparmi di Firenze: ecco tutti i dettagli

Rapina alla Cassa di Risparmi di Firenze: ecco tutti i dettagli

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Rapina alla Cassa di Risparmi di Firenze: ecco tutti i dettagli

Questa mattina alle ore 9.30 le pattuglie della Sottosezione Polizia Stradale di Battifolle venivano allertate in quanto poco prima in Pieve al Toppo due individui travisati ed armati di taglierino avevano fatto irruzione nella locale agenzia della CRF facendosi consegnare il contante risultato pari a circa € 10.000 compresa anche della valuta. Un dipendente li aveva visti fuggire a bordo di una vecchia Lancia Y di cui non era riuscito a leggere la targa.

Una prima pattuglia, che stava controllando un veicolo simile a quello segnalato, sul raccordo autostradale notava una Lancia Y come quella descritta viaggiare spedita verso il casello autostradale, notava però che a bordo si vedeva una sola persona.

Segnalava il veicolo all’altra pattuglia posizionata in carreggiata sud della A/1, ponendosi anch’essa al suo inseguimento. Il mezzo veniva intercettato all’altezza dell’area di servizio di Lucignano ed in quell’occasione gli agenti notavano che si era palesato anche il secondo occupante, il quale probabilmente precedentemente si era accucciato.

Le due pattuglie bloccavano la Lancia con manovra che non permetteva alcuna possibilità di fuga. I due occupanti venivano posti immediatamente in sicurezza. Una rapida perquisizione permetteva di rinvenire all’interno del veicolo l’intera refurtiva pari a € 8.000 e valuta per 1154 dollari Usa e 130 Sterline inglesi, nonché i taglierini e gli indumenti utilizzati dai due per travisarsi e consumare la rapina. In auto vi era anche una pistola giocattolo che non risulta essere stata utilizzata.

I due soggetti LD di anni 34 e PE di anni 69 risultavano pluri pregiudicati per altre rapine, il più giovane inoltre era stato tratto in arresto alcuni anni fa per tentato omicidio avendo sparato tre colpi di pistola alle gambe di una persona.

Un particolare della loro destrezza si ricava dal fatto che per non lasciare impronte si erano cosparsi le mani di smalto trasparente e lacca (di cui sono stati ritrovati in auto i rispettivi flaconi) inoltre quello più anziano indossava una parrucca che teneva ancora al momento del controllo.