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Riciclare i tappi di sughero?

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Riciclare i tappi di sughero?

E’ universalmente riconosciuto che il tappo in sughero è la migliore chiusura per la conservazione delle caratteristiche organolettiche del vino ed è anche quella più ecocompatibile. Se abbandonato nell’ambiente, infatti, si degrada lentamente, senza inquinare, mentre se viene raccolto è riciclabile al 100% e può essere facilmente riutilizzato e impiegato in diversi settori, dall’edilizia al comparto calzaturiero. Per queste sue importanti caratteristiche è importante non disperdere nell’ambiente i tappi di sughero, ma raccoglierli per avviarli al riciclo.

A tutto ciò sovrintende Rilegno – Consorzio nazionale per la raccolta, il recupero e il riciclaggio degli imballaggi di legno e sughero – che ora promuove anche ad Arezzo il progetto Tappoachi?, un’iniziativa organizzata in varie città italiane in collaborazione con i gestori di igiene urbana del territorio per la raccolta differenziata del sughero e il suo successivo avvio a riciclo. Al progetto di Rilegno ha aderito di recente Aisa Spa, società che gestisce i servizi pubblici di igiene ambientale della città di Arezzo, che a partire da fine maggio scorso ha collocato due contenitori per la raccolta dei tappi di sughero, della capacità di 120 litri ciascuno, nei due Centri di Raccolta Tramarino e Mulinaccio. Grazie all’accordo con Rilegno, Arezzo diventa la prima realtà del Centro Italia ad avere avviato il progetto per la raccolta e il riciclo dei tappi di sughero.
Ogni cittadino è chiamato a collaborare alla buona riuscita del progetto, raccogliendo i tappi usati e portandoli presso i due Centri di Raccolta. Rilegno provvederà poi a coordinare l’avvio al recupero dei tappi raccolti, garantendone il conferimento al riciclatore.

Tappoachi? è un progetto ecologico ed ecosostenibile, in quanto dai tappi raccolti e riciclati si può ottenere materiale adatto per la realizzazione di pannelli isolanti e fonoassorbenti, granulati per l’edilizia e oggetti vari, tra cui tacchi e solette per le scarpe. E anche solidale: tutti i tappi raccolti vengono infatti conferiti alla cooperativa sociale Artimestieri di Boves (Cuneo), a tutt’oggi unico impianto a livello nazionale autorizzato al trattamento dei rifiuti di sughero secondo la normativa vigente, convenzionato con Rilegno. La cooperativa sociale di tipo B dal 1989 opera nei settori del bioarredamento e della bioedilizia, promuovendo l'attenzione all'ambiente, alla solidarietà sociale e a una economia di giustizia. In particolare dalla raccolta e riciclo dei tappi di sughero Artimestieri produce un isolante per la bioedilizia totalmente naturale e rinnovabile: un sughero biondo granulare ribattezzato simpaticamente “Risughero”. Per seguire il processo delle lavorazioni di riciclo, Artimestieri dà impiego anche a persone diversamente abili, secondo un percorso di reinserimento al lavoro che è uno dei principi fondativi della cooperativa.

“L’imballaggio di legno è da sempre il più nobile dei ‘contenitori’, ed è anche quello che ha il minore impatto ambientale in termini di inquinamento. Il suo recupero è importante, e dà sostegno all’industria produttiva italiana – dichiara il direttore di Rilegno, Marco Gasperoni – Anche il sughero, corteccia delle querce, è una materia duttile e preziosa, riciclabile al 100%. Dopo le esperienze attivate negli scorsi mesi in vari comuni e territori del Centro-Nord, Arezzo è la prima realtà del Centro Italia realtà che si aggiunge al progetto Tappoachi?. E’ un passo importante, che ci consentirà di aumentare progressivamente il riciclo del sughero e che permette di aggiungere un nuovo tassello nel più grande mosaico della raccolta e del riciclo del legno. Grazie a Rilegno, infatti, ogni anno su tutta la Penisola circa 1 milione e 800 mila tonnellate di rifiuti di legno evitano la discarica: è in questo modo che il legno si trasforma da rifiuto in risorsa”.

“Questo è un progetto etico ed ecologico, e per questo è un progetto che premia – dichiarano da Aisa – Infatti, ai cittadini che raccolgono i tappi di sughero usati e li portano ai Centri di Raccolta, vengono accreditati 30 ecopunti per ogni kg di materiale conferito tramite Eco-card. Questo dà la possibilità di accedere a premi, incentivi e sconti in fattura. Abbiamo dato il valore massimo di ecopunti per kg al sughero per sottolineare l’importanza dell’inserimento di persone diversamente abili in un ciclo produttivo attento all’ambiente e al recupero di materie prime”.