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Roberto Bardelli PDL: ‘scandalo A.T.O. argomento tabù’

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Roberto Bardelli PDL: ‘scandalo A.T.O. argomento tabù’
Roberto Bardelli

Arezzo, 23 aprile – “Quest'oggi durante la seduta del Consiglio Comunale ho provato a richiamare l'attenzione sulla vicenda A.T.O. ma non mi è stato possibile.” A dichiararlo, con una certa amarezza, è il consigliere comunale Pdl Roberto Bardelli. “Nel consiglio comunale odierno – afferma Bardelli – ho presentato due interrogazioni urgenti, una appunto sullo scandalo A.T.O ed una riguardante la carenza di punti sanitari in città muniti di defibrillatori automatici, che migliorerebbero e non di poco il nostro sistema sanitario cittadino.”

“Per la prima volta – prosegue il consigliere comunale Pdl – non ho avuto la possibilità di presentare le due interrogazioni insieme, come la prassi vorrebbe, ma in due momenti distinti. Nello specifico, ho potuto leggere l'interrogazione al Sindaco riguardante lo scandalo A.T.O. soltanto alla fine del tempo concesso dal Presidente. La mia è stata l' ultima interrogazione della giornata ed ho potuto leggerla solo quando il Sindaco non era in aula. A rispondermi ci ha pensato il vicesindaco Gasperini, che però non era in carica all'epoca dei fatti e si è quindi limitato a liquidarmi con un laconico 'le faremo sapere'.”

“Se il sindaco non risponde a me – dice ancora Bardelli – non lo reputo grave, al più scortese ma poco importa. Se però decide di non rispondere ai cittadini la questione diventa grave eccome. Sono infatti passati tre anni, tre anni di assordante silenzio, durante i quali nessuno, e ribadisco nessuno, ha mai provveduto ad esporre i fatti ai cittadini. Avrei voluto chiedere al Sindaco per esempio, ma appunto non mi è stato possibile, di informare la cittadinanza aretina sullo stato attuale delle indagini, incredibilmente lente e macchinose, per uno scandalo di queste proporzioni.”

“Avrei voluto chiedergli – afferma ancora Bardelli – che ci esponesse la sua opinione riguardo l'acquisto da una società privata, da parte dell'A.T.O., di un immobile di cui era socio il suo vicesindaco di allora, uomo scelto dal sindaco stesso. Avrei voluto che chiarisse ai cittadini se al momento della transazione si informò personalmente dei fatti. Avrei voluto insomma un confronto con il sindaco, ma il sindaco non era presente in aula.”

“Ma l'aspetto più grave – conclude Roberto Bardelli – è che in questa brutta vicenda si parla di soldi pubblici, usciti dalle tasche dei miei concittadini, e allora qui non si scherza più. Davanti a queste cose, pretendo trasparenza e chiarezza. Il Sindaco in tutti questi anni non ha mai preso una posizione pubblica sulla vicenda e questo è politicamente inaccettabile. Come avrei voluto dirgli stamani, vorrei che ci mettesse la faccia. In un eventuale processo, ad esempio, ove la magistratura riscontri reati o procedure improprie, si costituirà personalmente parte civile? Una delle tante domande rimaste quest'oggi senza risposta. A questo punto mi sembra evidente che di alcuni argomenti non è possibile parlare in consiglio comunale.”