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Rossi: ‘La famiglia e la tavola: salute e pedagogia del cibo’

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Rossi: ‘La famiglia e la tavola: salute e pedagogia del cibo’

“La famiglia a tavola: salute e pedagogia del cibo”: questo il tema della penultima lezione della Scuola per Genitori promossa da Confartigianato Arezzo, che si è tenuta ieri sera all'auditorium dell'ospedale San Donato. La lezione è stata tenuta dal professor Pierluigi Rossi, noto medico aretino, specialista in scienza dell'alimentazione e medicina preventiva, docente all'Università di Bologna. L'incontro, affollato di genitori, si è aperto con le note, suonate al pianoforte, del maestro Matteo Trimigno, direttore della Filarmonica Guido Monaco, che ha anche chiuso la serata.
Entrando nel tema dell'incontro il dottor Rossi ha svelato gli errori e spesso gli equivoci nei quali è facile cadere nell'alimentazione di oggi. “Un'alimentazione – ha spiegato- che è cambiata secondo le logiche della produzione industriale, tralasciando la dimensione umana, che è rimasta la stessa da migliaia di anni. Così – ha soggiunto Rossi esemplificando – oggi si coltivano solo alcune qualità di grano, le stesse in tutto il mondo, perchè rendono di più dal punto di vista produttivo e perchè sono più ricche di glutine. Il problema nasce dal fato che il nostro intestino, che è rimasto inalterato nei millenni, non è preparato per digerire tutto quel glutine e non ce la fa.” Rossi ha mostrato anche alcuni esempi di grani antichi, che sarebbero più salutari, ma “rendono” di meno nella produzione. Fra questi il “monococco”, rappresentato anche in una formella sulla facciata della Pieve di Santa Maria di Arezzo e il “Verna”, grano tradizionale che oggi è stato recuperato e dalla sua farina, pur in piccole quantità, si produce pane. Un pane più digeribile per l'intestino umano. Continuando nella serata Rossi ha mostrato come l'obesità o il sovrappeso siano un rischio fin da piccoli e come l'Italia detenga il primato in Europa per sovrappeso e obesità infantile. “Tutto – ha continuato il professore – sta dentro la logica industriale per la quale si deve mangiare in modo da aumentare le vendite. I cibi sono perciò poco sazianti, ma molto appetibili e producono un circuito perverso che porta a malattie come il diabete e la sindrome metabolica.” Quale la ricetta? “La medicina della consapevolezza – ha detto Rossi – che ci rende sani per scelta. Nella scala della salute il 50% è determinato dalle scelte alimentari, il 30 per cento dalla genetica e solo il 20% da un buon sistema sanitario. Quello italiano costa 107 miliardi all'anno.”
Il rimedio contro le scelte alimentari sbagliate sta nel non cadere vittima dei meccanismi industriali, nell'aumentare le dosi di frutta e verdura, cruda e cotta e nel fare movimento. “La verdura cruda ad inizio pasto – ha spiegato Rossi – fa in modo che non si produca il cosidetto picco dell'insulina e contribuisce a mantenere costante la curva glicemica. Poi è utile, a fine pasto, mangiare verdura cotta. Durante le pause è bene mangiare la frutta. Purtroppo siamo il Paese che produce più verdura e frutta e ne mangiamo molta meno degli altri.” L'appello è rivolto principalmente ai genitori. “Viviamo – ha concluso Rossi – una vera dissociazione, mentre invece la scuola è abbastanza presente su questi temi.” La conclusione è stata la constatazione che “La scienza dell'alimentazione oggi è diventata la principessa della scienza medica, mentre solo 20-30 anni fa ne era la cenerentola.”E per chi, come Rossi, ha dedicato da decenni il suo impegno a queste tematiche è una soddisfazione non da poco.