Dichiarazione dell’assessora pari opportunità del Comune di Arezzo:
"La sentenza 4184 della Corte di Cassazione è in grado di aprire una nuova stagione dei diritti civili nel nostro Paese. Sancisce, infatti, che alle coppie omosessuali devono essere riconosciuti il “diritto alla vita familiare” e a “vivere liberamente una condizione di coppia” con la possibilità di un “trattamento omogeneo a quello assicurato dalla legge alla coppia coniugata”.
La Corte evidenzia che in Italia non esiste una norma che preveda il matrimonio tra gay ma prende atto che il contesto europeo dei diritti sta progressivamente cambiando.
Ritengo che adesso spetti quindi al Parlamento comprendere questi mutamenti ed agire di conseguenza tutelando le coppie omosessuali.
Il Comune di Arezzo ha fatto finora quanto possibile. Ricordo che nel 1995 l’Amministrazione deliberò l’istituzione del registro delle unioni civili. Il Consiglio Comunale approvò una mozione che impegnava Sindaco e Giunta ad istituirlo. Nel 1998, con deliberazione n. 1319 del 24 settembre, la Giunta comunale ha istituito l’”elenco” delle unioni civili.
Piccoli passi avanti ma il tema del diritti delle coppie gay deve trovare la sua soluzione in sede parlamentare."