Home Sport Si chiude con i giovani: peccato cittine, grandi i maschietti

Si chiude con i giovani: peccato cittine, grandi i maschietti

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Inutile nascondersi dietro un dito. Ci si aspettava di più dalle finali nazionali Under 14 femminile di Misano Adriatico, ma la Petrarca torna senza vittorie e non solo per i meriti altrui. Qualche infortunio importante, sicuramente l’emozione ma certo la squadra non si è espressa come eravamo abituati a vedere in campionato.
Va detto che ll livello tecnico della manifestazione è stato alto, presenti i settori giovanili delle migliori realtà femminili in Italia con la formula del girone unico a sette squadre. e fin dalla prima partita si è visto il divario di esperienza rispetto alle quotate avversarie.
Un paio di pesanti sconfitte nella prima giornata hanno inciso sul morale al punto che poi anche contro formazioni come Civitavecchia e Cingoli, affrontate con equilibrio in amichevole, Arezzo si è mostrata bloccata e non è mai stata in partita.
Paradossalmente la gara migliore delle cittine è stata contro le altoatesine del Mensburger Brunick, poi campionesse d’Italia davanti a Mestrino e Cassano. Non avendo l’obbligo del risultato, le aretine hanno giocato finalmente sciolte e nonostante una sconfitta netta (8 a 18) si sono meritate i complimenti dell’allenatore avversario. Peccato poi l’ultima gara contro Sassari dove è mancato davvero poco ( 6 a 7 il finale) per avere la soddisfazione della vittoria.
Si è trattato comunque di una bella esperienza che ha chiuso una stagione molto positiva per la Petrarca in rosa, per la quale le cittine si sono meritate un “brave”
Ruben Romualdi e Michela Sacchetti, anch’essi all’esordio in una manifestazione di vertice, avranno modo di valutare le indicazioni positive e quelle negative, consapevoli che la strada per crescere è ancora lunga ma che le basi ci sono e che il futuro non sarà privo di soddisfazioni.
Soddisfazioni e rimpianti invece per la squadra maschile Under 16 al torneo internazionale di Chambery, in Savia, dove i ragazzi di Saadi si fermano solo in finale davanti alla squadra di casa. E solo per dire cos’è la pallamano in Francia ricordiamo che sportivo transalpino dell’anno 2011 non è stato scelto un calciatore o un ciclista o un pilota, ma il capitano dell H.C. Montpellier e della nazionale Nikola Karabatic.
Considerando che l’ossatura della formazione scesa in campo è quell’ under 14 attesa per la prossima stagione al salto di categoria, il risultato è quasi clamoroso ma l’aver solo sfiorato la prestigiosa vittoria in una manifestazione internazionale contro la rappresentante di una delle scuole all’avanguardia in Europa, ebbene qualche rimpianto lo crea.
Però un ulteriore conferma che squadra, e società, stanno crescendo. Ora vacanza per tutti, ma a Settembre arrivederci al PalaMecenate.