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Sorveglianza sanitaria per gli agricoltori

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Sorveglianza sanitaria per gli agricoltori

AREZZO – Dai dati del censimento ISTAT 2000 per la provincia di Arezzo, emerge che il numero di agricoltori che coltivavano il fondo personalmente o con l’aiuto dei familiari è stimato in circa 43.000. Una popolazione lavorativa numerosa, di cui però sono ancora poco conosciute le condizioni di salute, anche perché secondo il D.Lgs. 81/2008 questi lavoratori non hanno alcun obbligo di effettuare controlli sanitari, ma solo di aderire volontariamente a eventuali programmi di sorveglianza sanitaria.

Allo stesso tempo, dai dati INAIL 2010, emerge che, sempre nella nostra provincia, sono stati denunciati 651 infortuni di coltivatori diretti, con un decremento del – 5,65 % rispetto al 2009, mentre purtroppo i casi mortali sono raddoppiati da 2 a 4. Le cause principali di questi infortuni sono riferibili all'utilizzo molto diffuso di macchine agricole, in particolare trattori, motozappe ed altre attrezzature. Un utilizzo che, nella nostra provincia, è reso ancora più pericoloso da un territorio caratterizzato da una conformazione geografica con zone collinari molto estese. La maggior quota di infortuni mortali si verifica nella fase di preparazione del terreno, per il ribaltamento del trattore, ma analizzando a fondo la dinamica di questi infortuni, è stato rilevato come anche lo stato di salute del lavoratore assuma un ruolo di primaria importanza.

Partendo da queste considerazioni la Unità Operativa Igiene e Salute nei Luoghi di Lavoro della USL8, con le Associazioni datoriali agricole (Apima,Confagricoltura, Cia, Coldiretti) e le rappresentanze sindacali , hanno condiviso la realizzazione di un progetto sanitario “Studio di fattibilità e sperimentazione di un ambulatorio rivolto ai coltivatori diretti del fondo,ai componenti dell’ impresa familiare ed ai soci delle società semplici operanti nel settore agricolo”.

Si tratta di un progetto deliberato dalla Regione Toscana, rivolto all’Area Vasta sud ed in particolare, per quanto concerne la ASL di Arezzo, prevede l’apertura di un ambulatorio dedicato ai coltivatori diretti in ogni zona sanitaria (Arezzo, Valdarno, Valdichiana, Valtiberina e Casentino), a partire dal 30 giugno. L’obiettivo è quello di reclutare complessivamente circa 500 lavoratori.

L’obiettivo è quello di effettuare, gratuitamente ed a scopo preventivo, accertamenti sanitari mirati ai specifici rischi lavorativi del settore, cercando di far emergere eventuali malattie professionali e/o lavoro correlate o altre condizioni patologiche che possono influire sulla sicurezza dell’operatore agricolo. Contemporaneamente verranno fornite informazioni sui rischi lavorativi e sui corretti stili di vita, anche con la collaborazione dei medici di medicina generale.

L’accesso agli ambulatori è diretto, senza richiesta del medico o prenotazione cup. Per ulteriori informazioni rivolgersi presso le Unità Funzionali Prevenzione e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro zonali :

Zona Aretina
D.ssa R.Anulli tel 0575255982
a.s. L.Bizzi, i.p. M.Repetti tel.0575255984

Zona Valdarno
Dr.E. Rotondo tel. 0559106438
A.s. L.Nocentini tel.0559106442

Zona Valdichiana
D.ssa V. Peccetti tel.0575639980
I.p. V.Scaramuccia tel.0575639987

Zona Valtiberina
D.ssa P.Scatolini tel.0575 757980
I.p. M.L.Gasperini tel.0575757957

Zona Casentino
D.ssa S.Fani tel.0575568436
I.p. G.Babbini tel.0575568427