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Sport Giovanile Valdarno Named incontra l’Empoli

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Sport Giovanile Valdarno Named incontra l’Empoli

Dopo la vittoria con Castelnuovo Garfagnana, più che scontata ma importante per iniziare col piede giusto la fase a orologio, la Sport Giovanile Valdarno Named sarà impegnata domenica alle 18 in quel di Empoli per una sfida difficile sulla carta, ma di certo meno proibitiva di quello che mostra la classifica.
Nella due gara disputate nelle prima fase la compagine sangiovannese non ha sfigurato per niente con la compagine empolese e, anche se ha perso in entrambe le occasioni, le sangiovannesi hanno avuto per lunghi frangenti in mano le redini del gioco, perdendo alla fine solo per degli episodi sfavorevoli.
Sicuramente le padroni di casa scenderanno in campo per fare bottino pieno: la vittoria ottenuta per 56-52 nel turno scorso con la corazzata (nonché favoritissima per il salto di categoria) Ghezzano ha rappresentato, dopo le sconfitte nelle prima fase, una bella iniezione di fiducia a anche se la vetta dista ancora quattro punti il discorso primo posto si è riaperto.
La Named nella sfida di Empoli non avrà niente da perdere e senza particolare pressione potrà fare tranquillamente la sua partita e non è affatto esclusa a priori la possibilità di tornare in Valdarno coi due punti nella borsa.
In via generale Empoli è una squadra molto equilibrata e difficile da affrontare in quanto è molto aggressiva soprattutto in difesa, dove se le circostanze lo richiedono è capace di applicare un pressing asfissiante a tutto campo. Inoltre può contare su una pivot di colore molto forte fisicamente e che, grazie a alla sua stazza, sotto i tabelloni riesce a fare veramente la differenza, catturando una quantità industriale di rimbalzi.
Nel corso dei quaranta minuti contro la Virtus Empoli la Named dovrà stare molto attenta alle incursioni di giocatrici come Cioni, che vanta una buona esperienza in A nelle file del Pontedera, di Toccafondi e di Cinotti, giocatrici di buon spessore.
Dal canto loro le lunghe sangiovannesi dovranno lavorare molto di tagliafuori, per tenere il più possibile lontano da canestro la pivot Gouadjo. In attacco invece richiesta la massima precisione contro una squadra che concede poche occasioni e difficilmente la possibilità di un secondo tiro.