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Stefano Marrini si ritara

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Si è chiusa dopo l’undicesima tappa l’avventura di Stefano Marrini alla 33° Dakar. “Purtroppo la rottura del braccio di una sospensione posteriore – spiega Stefano – ha pregiudicato il mio cammino. Per cercare di chiudere comunque l’undicesima frazione in tempo utile sono incappato in alcune penalità che hanno determinato la mia esclusione”. Lo staff tecnico, così come il pilota aretino e il navigatore Matteo Braga hanno quindi accettato con umiltà e consapevolezza la decisione. “Non c’è nessun rammarico – confessa Marrini. Abbiamo fatto molto più di quello che era nelle nostre possibilità. Ci siamo sempre comportati bene guidando in maniera precisa senza grandi errori e tenendo un buon ritmo”. Ripercorrendo le tappe disputate in questa Dakar, il pilota aretino torna con la mente all’inizio della manifestazione quando il suo Mitsubishi gli procurò alcuni problemi. “Siamo rimasti nelle retrovie a causa di problemi elettrici – racconta il driver aretino. Abbiamo lottato contro le ore notturne e i solchi creati dai camion sul percorso, specialmente sul terribile fesh fesh”. Per Stefano Marrini però l’esperienza in Sudamerica è stata qualcosa di unico nella sua carriera di pilota. “Abbiamo lavorato, ci siamo liberati dalla sabbia che aveva inghiottito le ruote della nostra vettura, abbiamo dormito nel deserto come i veri piloti della Dakar – prosegue Stefano. Quando le circostanze lo hanno permesso siamo andati anche forte ai livelli dei primi cinque o sei di categoria. Da oggi mi metterò al lavoro per la Dakar 2013, soprattutto per capire se sarà possibile mettere assieme un budget diverso che mi permette una vettura più performante”.
In attesa di conoscere quindi se Marrini sarà ai nastri di partenza della prossima Dakar, il pilota aretina coglie l’occasione per ringraziare tutti coloro che gli sono stati vicini in questa avventura. “Un ringrazia mentova agli sponsor, a coloro che ci hanno fornito i materiali, al mio navigatore Matteo Braga e al meccanico Giuseppe Fanetti per aver lavorato quando noi invece andavamo a riposare – prosegue Stefano che ha poi aggiunto – Un ringraziamento va anche alla stampa e a tutti coloro che mi hanno seguito da casa, a volte sembrava fossero tutti insieme a noi nei momenti di difficoltà”. L’avventura per Stefano però non si ferma qui. Prima del rientro in Italia ci sarà tempo per raggiungere Lima, la capitale del Perù, dove domenica si concluderà la Dakar.