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TSD racconta l’Aquila 30 mesi dopo

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TSD racconta l’Aquila 30 mesi dopo

Sono più di 200 i volontari della Caritas toscana che da giugno 2009 a settembre 2011 si sono alternati nei piccoli centri colpiti dal sisma: Fossa, Sant’Eusanio Forconese, San Demetrio ne’ Vestini, Villa S. Angelo, Fagnano Alto, Fontecchio, Tione degli Abruzzi, Acciano. Ben 17 le Diocesi di provenienza: Arezzo, Fiesole, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Massa Marittima, Montepulciano, Pisa, Pescia, Pistoia, Pitigliano, Prato, San Miniato, Siena e Volterra. E due gli operatori Caritas fissi sul posto a coordinare la rete di accoglienza e il continuo ricambio di forze.

Nonostante i riflettori già spenti sull’emergenza, nell’estate 2011 oltre 90 giovani toscani hanno rinunciato a parte delle vacanze per vivere un’esperienza di servizio accanto alla popolazione aquilana. Nel reportage, firmato da Beatrice Bertozzi e Gianni Vukaj, i volti dei giovani volontari si alternano alle testimonianze degli abruzzesi e danno vita a un racconto corale, inedito, che testimonia la forza della solidarietà quotidiana: frasi brevi, intense, spontanee, ancora non stemperate dal tempo, che alternano lacrime e sorrisi. E per la prima volta tracciano i contorni reali del sisma, troppo spesso vissuto solo come un evento mediatico. Il reportage “L’Aquila 30 mesi dopo” è stato richiesto all’emittente dalla Caritas Toscana e coordinato sul posto da Alessandro Buti, vicedirettore della Caritas aretina.

L’emittente della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, rilanciata dall’arcivescovo Riccardo Fontana e diretta da Andrea Fagioli, ha deciso di scommettere sul reportage, un genere televisivo tra i più impegnativi che rischia ormai di scomparire dai teleschermi in favore di programmi più leggeri, di mero intrattenimento. La sfida è appassionare nuovamente i telespettatori alla dimensione sociale e di comunità del territorio, attraverso un racconto intenso in grado di emozionare e di interrogare e di far scoprire il valore autentico della solidarietà.