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Un grazie a Enzo ‘Pupo’ Ghinazzi scrittore

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Un grazie a Enzo ‘Pupo’ Ghinazzi scrittore

Un grazie a Enzo “Pupo” Ghinazzi, cantante e autore di cui sotto la doccia canticchiamo “Su di noi”: e come ricordava Mario Soldati “le belle canzoni, le grandi canzoni sono solo quelle che ci vengono in mente in bagno”.

Un grazie a Pupo, cui perdoniamo le frequentazioni con Emanuele Filiberto, perché nei lontani anni Ottanta in una partita di chemin de fer chiamò banco contro Leopoldo Pirelli e non si è mai pentito: questo gli vale simpatia da chiunque si sia fatto stregare, straziare e divorare dal tappeto verde.

Un grazie a Pupo per la sua capacità di mettersi completamente in gioco, con leggerezza, raccontando anche il suo lungo triangolo sentimentale, il suo parlare sincero delle figlie, delle sue cadute, delle sue debolezze.

Un grazie a Pupo che ci regalato il suo primo romanzo thriller dal titolo “La confessione” edito da Rizzoli in cui si toglie sassolini anzi pietre aguzze mettendo in scena alcuni suoi fantasmi, non ultimo quello della morte.

Un grazie a Pupo per aver accettato di presentare il suo libro già campione d’incassi al Giardino delle IDEE sabato 31 marzo 2012 alle ore 17.00 nel consueto e splendido scenario della Sala delle Muse del Museo Nazione d’Arte Medioevale e Moderna di Arezzo in via San Lorentino, 8 (INFO: 0575 409050).

Un romanzo, quello di Pupo, che usa congiuntivi al posto giusto e la consecutio dei tempi come la insegnavano a scuola quando ancora si studiava la lingua italiana.

Un libro che si fa leggere piacevolmente, e sorprende.

Un racconto che coinvolge il lettore come un romanzo americano di genere e che una volta cominciato non è facile smettere.

Una trama abilmente costruita sul voyeur che abita in noi, sul desiderio di pettegolezzi.

Ma anche una grande storia d’amore.

E poi critici musicali che credono di essere autorevoli perché portano il doppio cognome, donne che non hanno altri talenti se non la loro generosa bellezza, dirigenti del servizio pubblico che ogni anno vediamo in prima fila al Festival di Sanremo a pavoneggiarsi.

“La confessione” è il racconto di una grande partita di poker, come è sempre stata la vita di Pupo.

È la storia di un uomo che sfida la vita, la morte, i tabù.

Passare dalla canzone alla letteratura?

E’ un salto possibile e Pupo, con le sue quindicimila copie vendute nella sola prima settimana, sembra davvero confermarlo.

Scrive di lui l’amico Mogol: “anche con la penna in mano Pupo resta geniale. Lasciatevi trasportare dalla curiosità. Questo thriller non vi mollerà fino alla fine”.

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