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Vallanzasca, la titolare del negozio Maria Fiore Testa parla a Tgcom24

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A Tgcom24 parla Maria Fiore Testa, la titolare del negozio di Sarnico (Bergamo) dove l'ergastolano Renato Vallanzasca ha lavorato in regime di semi-libertà nelle ultime settimane, che ha deciso di licenziarlo, travolta dal clamore e dalla reazione dei familiari delle vittime, delle istituzioni e della gente comune. La donna ha infatti inviato un fax al carcere di Bollate, dove Vallanzasca è detenuto, per chiedere che il progetto venga interrotto.

“Mi assumo le mie responsabilità, sia per averlo fatto venire, sia per aver cessato questo rapporto di lavoro” spiega Maria Fiore Testa a Tgcom24. “Questo soprattutto perché, legati a questa comunità, ci sono fatti importanti, come la sparatoria di Dalmine, che è rimasta nei cuori e nella memoria di tutti. Mi scuso per questo ma anche perché le famiglie, giustamente, dicono che avrei potuto assumere uno dei loro ragazzi, disoccupati, piuttosto che Renato Vallanzasca, ma io ho aderito ad un progetto positivo di reintegro del Ministero della Giustizia”.

“Quando, al momento di firmare le carte, ho visto il nome di Renato Vallanzasca – continua la donna – il primo pensiero è stato ‘lo faccio o non lo faccio?’, perché tutti sanno chi è Renato Vallanzasca. Alla fine ho deciso di sì, perché non possiamo sceglierci tutto quello che vogliamo. Lì per lì non ho pensato che ci sarebbe stato tutto questo cancan e tutto questo caos. C’è stato qualcuno che mi ha anche offesa, ma non importa, accetto le diverse opinioni. Adesso chiedo scusa e dico, ok, torniamo alla normalità e alla nostra vita. Nei confronti di Vallanzasca, però, non ho nulla da recriminare, è stato un buon dipendente”.

Alla domanda se accetterebbe o meno di ripetere l’esperienza con un altro carcerato, Maria Fiore Testa ha detto: “Farei un’analisi molto più profonda, ma lo rifarei senz’altro. Tutti hanno diritto ad essere aiutati e, sempre nello spirito del volontariato, lo rifarei”.