Firenze, 12 gennaio 2011. “A suo tempo – commenta Marco Manneschi, Vicecapogruppo IDV in Consiglio regionale – avevo letto integralmente la pregevole sentenza di primo grado sulla ‘Variantopoli’ aretina. Non mi sono dunque sorpreso nell’apprendere della conferma in appello delle condanne. L’impianto accusatorio – basato sui capi d’accusa di abuso d’ufficio, estorsione, corruzione, concussione – ha trovato quindi il sigillo dei gradi di merito”.

“Si tratta – continua il consigliere – di alcune delle pagine più buie degli ultimi decenni della nostra città. Una vicenda che la società civile aretina tende purtroppo a rimuovere e che trovò nell’espressione “concussione ambientale”, usata allora dai magistrati, un’efficace sintesi descrittiva”.

“Nell’urbanistica – conclude Manneschi – per ottenere il riconoscimento dello ius aedificandi, dovevi offrire o un incarico professionale o un’altra utilità. Addirittura fu rinvenuto un ‘pizzino’ per la ristrutturazione della ‘Margaritone’ ove comparivano, accanto ai nomi di noti professionisti, le appartenenze politiche che coprivano tutto il ventaglio dei partiti presenti in Consiglio, opposizione compresa. Una pagina oscura che non deve essere dimenticata, specie nel momento in cui la crisi economica morde di più, affinchè non si possa riaffacciare il vecchio detto: “si stava meglio quando si stava peggio”.