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Vasai: soluzione condivise o ci difenderemo in ogni modo possibile

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Vasai: soluzione condivise o ci difenderemo in ogni modo possibile

"Quella di questa sera non è una manifestazione contro nessuno. Tantomeno contro la Regione o il suo Presidente" Con queste parole il Presidente della Provincia Roberto Vasai ha iniziato oggi il suo intervento alla Borsa Merci di Arezzo, aprendo l’iniziativa voluta da Provincia, Comune di Arezzo e Camera di Commercio. "Con il decreto, poi diventato legge, sulla spending review – ha proseguito Vasai – si è cercato di rispondere a questa domanda, secondo me nel modo sbagliato. Si sono fissati due paletti rigidi, senza alcuna oggettività, che ostacolano l’esercizio dell’autonomia che la Costituzione riserva agli enti locali interessati. Sarebbe stato sufficiente individuare l’obiettivo – ovvero il dimezzamento delle Province – rimandando tutte le scelte al livello territoriale, con potere sostitutivo del Governo in caso di inerzia. Aggregare le province di Arezzo-Siena-Grosseto, equivarrebbe a creare una nuova Provincia grande quanto la metà della regione, ovvero il doppio delle altre due Province che si vorrebbero creare; contraddicendo clamorosamente anche il Testo Unico degli enti locali, il quale all’art.21 prevede che ciascun territorio provinciale deve corrispondere alla zona entro la quale si svolge la maggior parte dei rapporti sociali, economici e culturali della popolazione residente. Se poi andiamo a leggere l’ormai mitizzato rapporto Irpet che viene posto all’origine della scelta delle 3 area vaste – ha spiegato il Presidente della Provincia – l’asino cade definitivamente, perché la lettura che viene data della realtà della Toscana del Sud ha ben poco a che vedere con la realtà di questo nostro territorio. Cito due dati: per densità della popolazione Arezzo sta ben oltre la media regionale (103 contro 73) e per quanto riguarda l’industria, mi corregga il Presidente Fabianelli se sbaglio, il contributo al Pil provinciale è superiore al 26%, mentre la media regionale è sotto il 20. Nei prossimi giorni – ha proseguito Vasai – come prevede la legge il Consiglio delle Autonomie Locali sarà chiamato ad avviare i suoi lavori. Quello che noi dobbiamo pretendere è che questo lavoro inizi con spirito costruttivo, senza soluzioni precostituite da nessuno, con la volontà di ascoltare i territori e di compiere ogni sforzo per far emergere la soluzione più condivisa, anche se per far questo sarà necessario chiedere che si vada oltre le rigidità dell’attuale testo legislativo. Se così non sarà – ha concluso il Presidente della Provincia – se si pretende di far nascere le nuove Province dagli egoismi dei singoli territori, compreso il nostro, se non si accetterà di dialogare con le comunità locali e chi le rappresenta, io mi impegno a fare tutto quello che è necessario per difendere gli interessi della nostra comunità, utilizzando tutti gli strumenti che la legge ci mette a disposizione, come sta accadendo in tutta Italia. Cominciando con il chiedere il rispetto della Costituzione e di quanto previsto dalla l.489 del 1989, che recepisce la Carta Europea dell’Autonomia Locale, laddove si prevede anche l’eventuale ricorso ad un referendum consultivo, preventivo, per coinvolgere le collettività locali in questo tipo di decisioni".