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Ad Arezzo Conferenza di Alessandro Garofoli

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Il ciclo di conferenze “Protagonisti del Novecento aretino”, organizzato dalla Società storica, in collaborazione con il Comune di Arezzo, prosegue martedì 5 marzo con la conferenza di Alessandro Garofoli sulla figura di Guido Guidotti Mori. Come consuetudine, la conferenza è in programma alle ore 17,30, nell’auditorium Aldo Ducci di via Cesalpino. Gli incontri, tutti dedicati ad uomini che con la loro opera hanno improntato il secolo da poco concluso, si protrarranno fino alla fine del mese di marzo.
Guido Guidotti Mori (1877-1961) è un personaggio degno di attenzione: proprietario terriero, fra i maggiori imprenditori della provincia, colonnello, primo rettore di Fraternita, podestà impegnato nella revisione urbanistica e nel risanamento del bilancio, direttore Sepral (sezione dell’alimentazione per la provincia di Arezzo), primo prefetto dopo la Liberazione, presidente e direttore di enti e associazioni. La famiglia apparteneva alla borghesia dinamica indirizzata alla modernizzazione. Il padre adottivo, Pietro Mori, era stato l’ultimo gonfaloniere e il primo sindaco di Arezzo. Di tradizione liberal-risorgimentale, con un accentuato patriottismo che finì con l’avvicinarlo al nazionalismo. L’attività amministrativa svolta nel Ventennio non scaturì da un’adesione organica e incondizionata al fascismo, come confermano i reiterati dissidi con i gerarchi e l’opposizione tanto alle leggi razziali, quanto all’entrata in guerra dell’Italia.
Laureato in Scienze politiche all’Università di Firenze, dottore di ricerca, Alessandro Garofoli si occupa di storia politica dell’Italia contemporanea, mutualismo borghese, storia del Risorgimento e dell’Arezzo postunitaria. Fa parte di associazioni scientifiche locali, nazionali ed internazionali, svolge attività didattica ed è autore di oltre cento pubblicazioni. È uno dei fondatori della Società storica aretina; collabora al periodico “Notizie di Storia” e cura il volume sul primo Novecento del “Dizionario Biografico degli Aretini”. Fra le opere recenti si segnalano “Risorgimento e antirisorgimento” e “L’incanto della modernità: Arezzo nell’Italia unita”.
Curato da Luca Berti, il ciclo di conferenze della Società storica aretina si propone non soltanto di completare la galleria di “protagonisti” aretini del secolo scorso delineata in precedenti cicli di conferenze, ma anche di fornire elementi utili per una più analitica ricostruzione delle vicende storiche della nostra città, inserendole nel più vasto contesto regionale e nazionale.
La conferenza successiva è in programma il 12 marzo, quando Luigi Armandi parlerà di Dyalma Bastanzetti, “un artefice della Ricostruzione”. Gli incontri sono ad ingresso libero, con dibattito finale aperto a tutti.