Roma, 6 nov. (Adnkronos Salute) – "Le tossinfezioni di tipo batterico sono possibili: l'80% si verifica per una cattiva conservazione degli alimenti una volta a casa, ma anche nel caso di bar e ristoranti c'è la possibilità di incappare in qualche problema legato a un 'gap' nei controlli. Certo, normalmente nel caso di yogurt contaminato la tossinfezione si limita a dare problemi grastrointestinali". Lo spiega all'Adnkronos Salute Michele Carruba, direttore del Centro studi e ricerche sull'obesità dell'università Statale di Milano, a proposito del caso della donna di Bari che si e' sentita male nei giorni scorsi dopo aver bevuto uno yogurt artigianale in un bar e ora si trova ricoverata in coma farmacologico nel reparto di rianimazione del Policlinico."Più comune nel caso di cibi a base di uova e maionesi, la tossinfezione può verificarsi con cibi a base di latte e yogurt. E purtroppo è più facile che qualcosa sfugga ai controlli nel caso di prodotti artigianali, piuttosto che industriali. In quest'ultimo caso infatti le verifiche sono molto serrate e le 'finestre' per le contaminazioni ridotte al massimo. Bisogna anche dire – aggiunge l'esperto – che normalmente queste tossinfezioni danno problemi gastrointestinali, anche gravi. Ma è possibile che, se la persona ha una salute fragile, le conseguenze siano più pesanti. Solo gli accertamenti e le indagini mirate potranno dire se il consumo di yogurt sia stato all'origine del malore della donna".