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Alla manifestazione storica ‘C’era una volta la Mea’ si mangia medioevale

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Alla manifestazione storica 'C'era una volta la Mea' si mangia medioevale
Ricette medievali nei bar e ristoranti del centro storico
BIBBIENA (AR)- Anche l'enogastronomia sarà tra i protagonisti della 14° edizione estiva del Carnevale storico "C'era una volta la Mea", in programma sabato 3 e domenica 4 agosto a Bibbiena. I ristoranti e bar del centro storico parteciperanno alla manifestazione preparando un piatto di origine medievale o una bevanda tipica, se non addirittura un intero menù, da consumarsi nei rispettivi locali. Vestiti con abiti a tema, per un week-end i ristoratori si caleranno letteralmente nei panni degli osti del 1300. Tra i locali aderenti all'iniziativa i bar Il Podestà, Le Logge, il Bar Bibbiena, il Bar Laura e il Bar Turismo; la birreria Porta de' Fabbri; i ristoranti Tirabuscio', La Tavernetta, Lo Chalet, Spartaco e il ristorante Brogi, con proposte che andranno dall'arrosto del Fondaccio alla zuppa di cipolle di Caterina dei Medici, dalla panzanella di Donna Franca ai tortelli di Donna Maria, dagli gnocchi medioevali casentinesi alle tagliatelle dei Fabbri e per finire la porchetta contadina e il vin rosso del Biri.
Confermato anche il mercato medievale, con tanti artigiani provenienti da numerose città del Centro-Italia, tra cui Cento, Bologna, Forlì, Fabriano, Viterbo, Roma e Tavernelle. Tra chi decora ceramiche e chi lavora il cuoio, la carta o i metalli, ricavandone borse, pergamene o frecce, passando per i produttori di candele in cera d'api e per le filatrici, nel borgo sembrerà davvero di essere tornati al Medioevo. Se nel 2012 il mercato era concentrato nel borgo del teatro Dovizi, in questa edizione rappresenterà invece il cuore pulsante della manifestazione.
Poi ancora tante attività per le vie del centro, come la ferratura dei cavalli a cura del Team Casentino Endurance e dei Cavalieri delle Foreste Casentinesi; attività didattiche sull'arco medievale e la possibilità di effettuare delle prove di tiro con l'arco al campo degli Arcieri della Chimera.
La seconda estemporanea di pittura e Premio Bibbiena intitolato a Grazia Bei trasformeranno poi Bibbiena nella “cittadella degli artisti”, con i pittori che vivranno la città in pieno Medioevo, realizzando in tempo reale un'opera sugli scorci del paese o sul Cardinale Dovizi. Visto il successo della passata edizione si conferma anche il percorso turistico alla scoperta dei Palazzi Storici celati dentro le mura del paese e aperti per l'occasione dai privati. Poi tanta animazione con i gruppi teatrali casentinesi, scuole di ballo, cantori, ciarlatani e giullari, sbandieratori e musici, cavalieri, arcieri e spadaccini. Tra mostre fotografiche, conferenze a tema e gare di giochi medievali tutta Bibbiena si animerà di vita e di ricordi d'altri tempi, fino alla rappresentazione di quella “Calandria” scritta dal Cardinal Dovizi nel 1521 e riproposta venerdì 2 agosto dal regista Rolando Milleri.
Tutti i visitatori potranno poi diventare protagonisti dell'evento nella Bibbiena del 1337, siano essi appassionati o turisti, scegliendo se stare sotto la bandiera “piazzolina”, dei nobili, o “fondaccina”, del popolo, prenotando o realizzando il proprio costume, che sia da nobildonna o semplice dama, principe o mendicante, uomo d'arme o mastro artigiano.
Ma chi interpreta quest'anno la bella popolana rapita dal figlio del conte? Si chiama Silvia Nassini, la bibbienese scelta per rappresentare la più bella del paese: classe 1989, mora con gli occhi azzurri, Silvia è alta 1,77m. e per tenersi in forma pratica il nuoto e la corsa. Al 3° anno di Scienze politiche, con indirizzo Scienze del lavoro. La sera Silvia non guarda la televisione, ma preferisce leggere quotidiani di diverso orientamento politico. Il suo pragmatismo la allontana quindi dagli stereotipi delle giovani di oggi ed anche per questo si sente onorata di rappresentare la bella popolana.