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Alluvione 2012: al via i lavori di messa in sicurezza idrogeologica

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Alluvione 2012: al via i lavori di messa in sicurezza idrogeologica
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Sono ormai in fase di consegna i lavori di ripristino dai danni e messa in sicurezza idrogeologica a seguito dell’evento alluvionale verificatosi l’11 e 12 novembre 2012, che riguardano il consolidamento e l’adeguamento delle arginature e della sezione idraulica del torrente Foenna nel tratto compreso tra il ponte della superstrada e la sezione denominata "11 bis", nel comune di Sinalunga (SI).

Questi lavori rappresentano il limite di valle oltre il quale gli interventi sono già stati realizzati nel 2010 nell’ambito del progetto "Lavori urgenti per il riassetto idraulico del torrente Foenna mediante il sopralzo ed il ringrosso delle arginature nel tratto compreso tra il ponte della superstrada ed il ponte di Guazzino in comune di Sinalunga (SI).

L'intervento, progettato e appaltato dalla Provincia, riguarda gli argini del Torrente Foenna sia in destra che in sinistra idrografica, che verranno ringrossati e allargati lato campagna in modo tale da irrobustire il corpo arginale, per uno sviluppo di circa 670 metri per argine, per complessivi 1350 metri circa, per un importo di 1 milione e 400 mila euro. Sono inoltre previsti interventi strutturali con la realizzazione di un muro di contenimento in cemento armato per dare continuità al ringrosso e sopralzo arginale, a protezione delle abitazioni poste a poca distanza dal piede esterno dell’argine. Gli interventi che la Provincia di Arezzo deve realizzare, e che sono in procinto di gara per un importo complessivo di 9 milioni di euro, interessano anche i torrenti Esse di Foiano e Cortona, e i torrenti Salcheto e Parce in Provincia di Siena, esondati in prossimità di aziende e abitazioni.

"Come amministrazione, esprimiamo grande soddisfazione – afferma l’Assessore alla Difesa del Suolo, Antonio Perferi – per il raggiungimento di un risultato importante, per la messa in sicurezza del nostro bacino di competenza e, soprattutto, perché è sempre più difficile programmare nuovi investimenti e aprire cantieri, sia per la riduzione dei trasferimenti che per i vincoli imposti dal patto di stabilità. Malgrado una situazione così complessa si cerca di lavorare con modestia ed efficacia, senza una gestione né museale né protezionista del territorio. C’è ancora molto da fare –conclude Perferi – ma, in un periodo difficile come quello che le Province stanno attraversando, questo traguardo è, per noi, la conferma dell’importante ruolo nella pianificazione del settore idrogeologico".