Home Nazionale Aran: in due anni salari statali -1,3%, risparmiati 6,6 mld

Aran: in due anni salari statali -1,3%, risparmiati 6,6 mld

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Roma, 8 ago. (Labitalia) – Busta paga tagliata dell'1,3% per gli statali nel biennio 2011-2012. I risparmi legati al blocco del turn over, nello stesso periodo, ammontano a 6,6 mld. E' quanto emerge dal rapporto Aran sulle retribuzioni dei pubblici dipendenti, presentato oggi. Per apprezzare la diminuzione in termini reali delle retribuzioni, l'Aran mette a confronto il taglio dei salari con l'aumento dell'inflazione, che ha registrato un +3% nel 2011 e +2,8% nel 2012. Un'analisi sull'andamento delle retribuzioni negli ultimi anni evidenzia che fino al 2010 era evidente un andamento della contrattazione nazionale pubblica costantemente in vantaggio nei confronti di quella del settore privato. Alla fine del decennio c'è un'inversione di tendenza, con le retribuzioni pro-capite del settore privato che raggiungono e superano quelle pubbliche. Dal 2000 al 2012 le retribuzioni nel settore pubblico sono aumentate del 39,2%, con risultati vicini sia per i dipendenti delle amministrazioni centrali (+39,4%), sia per le amministrazioni locali (38,3%). Nello stesso periodo il reddito pro-capite del settore privato è acresciuto del 36,7%. Ultimo dato contenuto nel rapporto, per il confronto, è relativo al tasso d'inflazione, che in 12 anni e' cresciuta del 31%. La dinamica discendente, per quanto riguarda le unita' di lavoro, è iniziata nel 2007 e ha portato gli occupati nel settore pubblico da 3.650.000 a 3.350.000 unità, pari a un ridimensionamento occupazionale di 300.000 unità. Come effetto congiunto, si spiega nel rapporto, la massa retributiva si è stabilizzata nel 2012 e ha cominciato a ridursi dall'anno successivo, cumulando sino al 2012 una diminuzione poco sotto al 5%, corrispondente a quasi 6 mld di minor spesa nominale. Inoltre, la metà degli statali ha più di 50 anni, conseguenza del "sensibile aumento dell'età media che si è registrata negli ultimi anni: si è passati da 43,6 anni del 2001 a 47,8 anni nel 2011". Il dato dell'età media, si spiega nel rapporto, si attesta attorno ai 50 anni se dal computo viene escluso il settore dei corpi di polizia e delle forze armate, che "presenta un'età media sensibilmente più bassa rispetto agli altri settori". Dal confronto con gli altri pesi emerge che la quota italiana delle persone di età pari o superiore a 50 anni sia la più elevata tra i paesi dell'Ocse.Nel biennio 2011-2012 i numero degli statali è diminuito del 3,5%, che corrisponde a 120.000 occupati in meno. Sul dato, si spiega nel documento, "hanno inciso in particolare le misure di blocco del turn-over, applicate con particolare rigore negli ultimi anni".