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Arezzo Fiere: lettera di Fanfani e Vasai ai soci

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Arezzo Fiere: lettera di Fanfani e Vasai ai soci

Il Presidente della Provincia e il Sindaco del Comune di Arezzo hanno inviato oggi una lettera ai soci di Arezzo Fiere e Congressi.
Fanfani e Vasai evidenziano l’importanza dell’unità del sistema economico locale, in funzione anche della sinergia indispensabile con quello istituzionale.
Un terreno fondamentale sul quale applicare questa logica è Arezzo Fiere il cui risanamento – sottolineano il Sindaco e il Presidente della Provincia – deve trovare il suo punto di avvio nella separazione tra il patrimonio immobiliare e la gestione delle attività fieristiche ed espositive. Una scorporazione indispensabile per evitare commistioni di natura finanziaria ed economica. E difendere quindi, ecco la priorità di Fanfni e Vasai, gli interessi dei cittadini
In questo contesto, Provincia e Comune danno la massima disponibilità affinchè le categorie economiche possano esprimere, in un’ottica pur sempre condivisa, il vertice della struttura gestionale di Arezzo Fiere.

testo integrale della lettera del Presuidente della Provincia e del Sindaco di Arezzo

A seguito della infruttuosa riunione della assemblea della società Arezzo Fiere e Congressi del 24 u.s., e stante i reiterati interventi di stampa sull’argomento, ci pare doveroso, nella nostra veste istituzionale intervenire sul tema, preoccupati della crisi che investe il nostro territorio ed auspicando una soluzione unitaria che possa garantire la necessaria efficienza di tutte le strutture preposte allo sviluppo economico.

Assistiamo da diversi anni ad un confronto, spesso aspro, tra soggetti economici, che spesso ha impedito un impegno unitario e fattivo a fronte di emergenze che i rilevatori economici documentano quotidianamente, e che ha reso talvolta difficile una interlocuzione concreta con il sistema istituzionale e finanziario.

Spesso tale constatata frammentazione si è ricomposta in aggregazioni che hanno consentito, in forme differenti, la conduzione della Camera di Commercio e con essa di Arezzo Fiere e Congressi s.p.a. che ne è stata sempre considerata parte, e di fatto quasi sempre dalla prima diretta.

Oggi constatiamo nuovamente una situazione analoga che corre il rischio di rendere difficilmente governabile una struttura importante quale quella di Arezzo Fiere e Congressi, nella quale le pubbliche istituzioni, e tramite esse i cittadini, hanno investito molte decine di milioni di euro.
A fronte di tali investimenti, oggi la società Arezzo Fiere e Congressi ha accumulato debiti significativi ed ha una perdita annuale di gestione.

In questa situazione gli enti pubblici hanno il dovere di intervenire a salvaguardia da un lato del capitale investito dai cittadini che non può vedersi costantemente eroso dalle perdite, dall’altro a tutela di una struttura che, solo se correttamente gestita, diviene utile al territorio, e non può essere considerata come elemento di compensazione tra interessi contrapposti.

Confermiamo che nessuno di noi è interessato a presidenze, e che vogliamo operare solo nell’interesse del territorio, cercando di unire in tale finalità tutte le forze positive che la nostra collettività esprime.

Per questo ci rivolgiamo a tutti i soci rappresentando la nostra disponibilità a discutere assieme dell’assetto futuro di Arezzo Fiere e Congressi, nella auspicata prospettiva che sia condivisa la necessità di andare verso la separazione tra la società immobiliare proprietaria del complesso, e la società di gestione.
Ciò consentirà una doverosa salvaguardia dell’investimento immobiliare da parte del sistema pubblico, e consentirà una maggiore flessibilità e dinamicità della società operativa, la cui presidenza riteniamo corretto debba essere rappresentativa del sistema economico, disponibili ad individuare assieme una guida di prestigio, essendo nostro interesse primario la efficienza del sistema, la tutela del danaro pubblico, e lo sviluppo del nostro territorio.

Su questa strada possiamo confrontarci, e sollecitiamo il corpo sociale a prospettare proposte il più possibile unitarie, in modo che assieme alle pubbliche istituzioni possano individuarsi le soluzioni più confacenti ad affrontare, tutti assieme, le difficoltà enormi che il tempo attuale porta seco.

In questa logica credeteci a Vostra disposizione , anche per un incontro tra noi, possibilmente prima della prossima scadenza assembleare del 10 ottobre.