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Baldi ai vertici della federazione comunicazione Confartigianato

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Baldi ai vertici della federazione comunicazione Confartigianato

Maurizio Baldi, 42 anni, titolare della Tipografia La Zecca con sede a Levane è stato confermato presidente della Federazione Comunicazione di Confartigianato Imprese Arezzo, inoltre è stato eletto anche presidente del Comitato di Zona Valdarno sempre di Confartigianato Imprese Arezzo.
Come obiettivi prioritari per il suo mandato Baldi indica la sinergia fra imprese, la formazione e l'informazione, l'interazione con le istituzioni locali, un più agevole accesso al credito la riduzione di gabelle e tasse e una migliore viabilità di zona.
“Occorre – spiega Baldi – una programmazione di incontri trimestrali con i componenti del consiglio direttivo per discutere sugli interventi che l'associazione può fare in vallata. Al contempo è necessario organizzare incontri per le imprese volti a favorire una conoscenza più profonda tra le stesse, cercando di aumentare la collaborazione e la sinergia del tessuto imprenditoriale associato.” Uno dei temi prioritari è il credito. “Bisogna – continua Baldi – rafforzare la presenza dell’associazione nel dialogo con gli istituti di credito, offrendo un affiancamento volto ad una miglior tutela degli associati, in un contesto assai teso come quello creditizio, orami presenza opprimente nelle dinamiche quotidiane degli imprenditori.” Ma il credito non è l'unico nervo scoperto, il rapporto con gli Enti Locali rappresenta altresì un punto focale d'impegno. “Dobbiamo avere – sottolinea Baldi – uno stretto rapporto con le amministrazioni pubbliche, che porti l’associazione ad essere sempre di più interlocutore propositivo e determini un ascolto sempre più attivo da parte delle amministrazioni. Bisogna fermare, dove possibile, l’emorragia verso l’esterno per gli approvvigionamenti delle amministrazioni del comprensorio valdarnese. E’ poco comprensibile – osserva Baldi – che ci si rivolga fuori dal Valdarno, quando professionalità e maestranze in grado di soddisfare qualsiasi esigenza possono essere reperite sullo stesso territorio.” L'ulteriore nodo strategico è quello della formazione per gli artigiani di domani. “Dobbiamo – spiega ancora Baldi – offrire ancora più supporto alle scuole del comprensorio per favorire quel ricambio generazionale nell’artigianato che è elemento sempre più attuale per mantenere in vita e promuovere il futuro dei mestieri. Per questo è necessario promuovere il binomio nuove professionalità e vecchi mestieri nel rapporto, scuola-lavoro.” “Possiamo immaginare l’ associazione – conclude Baldi – come un grande contenitore di professionalità in grado di supportare le aziende in questa fase di cambiamento del contesto socio-economico, dove gli attori, motivati, con energia ed entusiasmo partecipano e si avvicinino a Confartigianato intendendo l’associazione sempre più come supporto alla leva di business.”
Poi c'è il nodo gabelle e tasse. “I Consorzi di bonifica – sottolinea Baldi – sono un'ennesima gabella locale che va affrontata come è stato fatto in altre zone della provincia di Arezzo. Non è necessario né opportuno creare una tassa per finanziare un servizio che dovrebbe rientrare nella buona gestione di ciascun Comune e che spesso è appaltato a società terze dallo stesso ente cui è affidato dalla legge regionale. Non è assolutamente corretto – insiste Baldi – che cittadini ed imprese debbano sottostare ad un sopruso di questa entità e vedere fiumi, torrenti e borri completamente abbandonati a loro stessi. E' inaccettabile che si intervenga con pressapochismo, quando è necessaria una programmazione ed una pianificazione degli interventi per una corretta prevenzione e non interventi di urgenza quando il territorio è in emergenza.” Quanto alla Tarsu o Tares alle imprese, Baldi sottolinea la necessità di rivedere i parametri della tassazione per lo smaltimento dei rifiuti. “Le imprese – ricorda – producono nel 90% dei casi rifiuti speciali e sono quindi soggette ad uno smaltimento in proprio degli stessi, che avviene avvalendosi di contratti con aziende specializzate, le quali, ovviamente, si fanno pagare per il servizio. Il paradosso in questo caso sta nel fatto che, seppur ridotte in percentuale, le imprese devono comunque pagare la tassa di smaltimento al comune di competenza. Si crea così un dualismo nel quale l’impresa paga due volte per lo stesso servizio.” Sull'Imu la richiesta è quella che le Amministrazioni locali adottino almeno un profilo comune sulle aliquote. “Nel 2012 – osserva Baldi – ciascun Comune ha adottato un parametro differente, poche amministrazioni hanno coinvolto l’associazione nella determinazione dell’imposta e quelle che lo hanno fatto hanno poi proceduto senza tener conto dei suggerimenti dati.” In ultimo la questione viaria. “Il Valdarno – conclude Baldi – è interessato da un sistema viario assolutamente incapace di assorbire il flusso di pendolari che la nostra vallata subisce quotidianamente. Le prospettive, dopo l’arresto dei lavori per il nuovo ponte sull’Arno, sono drammaticamente pessimistiche. Occorre anche in questo caso, che si trovino soluzioni, anche temporanee, per cercare di sciogliere i nodi cruciali della viabilità che nelle ore di punta, rendono un inferno spostarsi da Sud a Nord e viceversa.”