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Bibbiena: emergenza piccioni e cionghiali

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Bibbiena: emergenza piccioni e cionghiali

Bibbiena, 30 luglio 2013. Piccioni e cinghiali, due emergenze da affrontare in maniera decisa e sollecita. Questo è ciò che, in linea generale, è emerso dall’incontro tenutosi lo scorso lunedì presso la sede del Comune di Bibbiena alla presenza di ATC nella persona di Giovanni Solinas, le associazioni venatorie (Arci Caccia, Enalcaccia, Federcaccia), le associazioni degli agricoltori ( Confagricoltura, Coldiretti, CIA) con l’invito esteso anche alla Provincia di Arezzo. Presenti per il Comune il sindaco Daniele Bernardini e l’Assessore Renato Nassini.
L’incontro, dal carattere di urgenza, è stato promosso dagli amministratori che si trovano ogni giorno, non solo a constatare personalmente, ma anche a raccogliere le giuste proteste di cittadini che si trovano a convivere, non solo con stormi di piccioni che invadono e sporcano il centro storico, ma da qualche tempo anche con branchi di cinghiali che sono arrivati anch’essi a lambire il centro storico. Ciò che preoccupa enormemente gli amministratori a questo punto non sono solo i rischi sanitari ed il decoro pubblico da un lato, ma anche di sicurezza per i cittadini.
Con le associazioni venatorie e di agricoltori, il sindaco e l’Assessore Nassini hanno, per questi motivi, concordato azioni concrete da intraprendere subito, nello specifico un vero e proprio coordinamento dei soggetti interessati. A seguire si dovranno organizzare con i cacciatori battute di caccia mirate, ovviamente fuori dai centri abitati– questo per quanto riguarda l’ATC. In concomitanza di questo l’amministrazione emetterà un’ordinanza volta ad impedire che i cittadini possano dare cibo a questi animali e nel contempo tenere sempre pulite e in ordine le aree di pertinenza privata. Nel contempo le associazioni di categoria, sia venatorie che agricole, chiederanno alla Regione Toscana un piano di intervento straordinario, volto a sostenere queste attività di contenimento degli ungulati nelle zone del fondovalle.
Per quanto concerne invece la grossa problematica dei cinghiali, il comune e le associazioni dovranno a breve trovare un punto di incontro con gli amministratori del Parco Nazionale, bacino da dove provengono e dove si concentrano gli ungulati. L’amministrazione e le associazioni proporranno, tra le altre cose all’ente nazionale, delle colture a perdere all’interno dei confini dell’area protetta, dove i cinghiali possano trovare cibo senza scendere nel fondovalle. Il prossimo passaggio – come confermato anche da Sindaco e Nassini – sarà proprio quello della richiesta di un tavolo di confronto permanente con il parco nazionale.