I fatti risalgono alla partita di calcio Virtus Leona- Aquila Montevarchi dello scorso 4 novembre.
Dopo una contestazione iniziale relativa al costo del biglietto, la tifoseria ospite decideva di assistere al primo tempo della partita all’esterno dello stadio. Tale scelta costringeva il personale della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri a svolgere il servizio di ordine pubblico a ridosso del settore ospiti dello stradio di Levane ed all’esterno dello stesso. Peraltro, in questa fase non si verificano episodi degni di nota.
Tra il primo ed il secondo tempo la maggior parte della tifoseria ospite decideva di acquistare il biglietto ed assistere alla seconda parte della gara all’interno dello stadio. Solo un gruppetto di altri tifosi tornava nella parte esterna del settore ospiti e uno di questi a forza di spinte, probabilmente aiutato da altre persone non identificate, abbatteva un divisorio di cemento che costituiva parte della recinzione esterna, creando un ampio varco attraverso il quale riusciva ad introdursi nel settore ospiti. Lo stesso, un giovane di Montevarchi, veniva successivamente identificato e denunciato per danneggiamento aggravato. Inoltre, a seguito dei fatti, per il giovane veniva proposto il DASPO (divieto di accesso alle manifestazioni sportive).
Nel frattempo, all’interno dello stadio aveva inizio il secondo tempo e nei primi minuti di tale fase di gioco nel settore ospiti veniva acceso un fumogeno successivamente lanciato in campo. Grazie alla documentazione del Gabinetto di Polizia Scientifica della Questura di Arezzo presente sul posto, era possibile, attraverso una attenta analisi delle immagini effettuata da personale del Commissariato di P.S. Montevarchi che ha condotto le indagini, identificare il tifoso autore del gesto. Nello specifico, trattasi di un giovane appartenente alla tifoseria del Perugia, gemellata con quella del Montevarchi, del gruppo “ingrifati” in trasferta a Levane, già sottoposto a DASPO. Nell’occasione, dalle immagini era possibile identificare anche un altro tifoso del gruppo “ingrifati” anch’egli sottoposto già a DASPO e che pertanto non poteva assistere all’incontro di calcio. Preziosa al riguardo anche la collaborazione della DIGOS della Questura di Perugia per l’identificazione dei due tifosi del Perugia.
Per quanto accertato, i due giovani venivano denunciati entrambi per violazione sulla normativa regolante il divieto di accesso a manifestazioni sportive (DASPO), mentre per uno dei due scattava anche la denuncia per aver acceso e lanciato in campo il fumogeno. Inoltre, entrambi venivano proposti per un prolungamento del provvedimento di DASPO già in atto.