Home Nazionale Capacità di visione, talento ed empatia per essere leader ‘globale’

Capacità di visione, talento ed empatia per essere leader ‘globale’

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Roma, 28 ott.(Labitalia) – Visione, talento, agilità, emozione ed empatia, performance trasversale, presenza digitale, interazione. Sono questi i sette segreti di una buona leadership. A scovarli è stata Page Executive che ha condotto un sondaggio tra 40 leader globali a livello di business o di direzione Human Resource in Asia, Australia, Europa, Stati Uniti e America Latina. Il tema era capire cosa significa essere 'leader' in un'azienda. Leader si può tradurre con capo, boss, colui che guida o fa tendenza. Ma quando si parla di un'azienda, ad esempio, il leader coincide sempre con la posizione più alta nella scala gerarchica di un?azienda? E solo chi ha già una predisposizione naturale può diventarlo, oppure si possono acquisire le doti necessarie? Quanto il carisma di un leader incide sul rendimento finale del team di lavoro? A queste e ad altre domande ha cercato di rispondere il sondaggio. "Oggi essere leader non può più significare semplicemente dare ordini ai propri sottoposti. Il vero talento di un leader è quello di saper gestire al meglio le sinergie del team, valorizzando il singolo componente per ottenere un risultato finale più che soddisfacente ?spiega Maximilian Redolfi, director di Page Executive-. Anche le doti personali del leader devono conformarsi alla contemporaneità, che è fatta di mobilità geografica ed elasticità mentale, di innovazione digitale, ma soprattutto di empatia tra individui, elemento quest?ultimo che proprio a livello di leadership non va dimenticato". Dunque, dicono i risultati del sondaggio, sette sono i segreti della leadership. Il primo è la visione: i leader, infatti, vengono ingaggiati perché condividono o portano ex novo una visione di come l?azienda dovrà cambiare nei successivi 5 anni, in modo proattivo, non reattivo, al fine di anticipare ed adattarsi alle mutevoli condizioni di mercato, valorizzando al meglio una forza lavoro sempre più variegata nella cultura e nella provenienza geografica. La maggiore sfida del leader è quella di condividere la visione dell?organizzazione, guadagnarne quotidianamente il consenso, e portarla verso il cambiamento attraverso l?operato degli altri.Il secondo segreto è il talento: i business leader creano una squadra per raggiungere i risultati prefissati. Il team deve essere motivato, coinvolto, supportato, fidelizzato attraverso la creazione di un forte senso di appartenenza. I leader con esperienza globale sono in grado di farlo gestendo risorse culturalmente diverse, geograficamente delocalizzate e in molti casi disperse in diversi contesti aziendali all?interno dello stesso gruppo e che necessitano di integrazione. Il terzo segreto è l'agilità, perché i leader globali devono avere dimostrato di essere mobili a livello internazionale, magar aver vissuto all?estero, almeno per un significativo periodo di tempo.Il quarto segreto sono l'emozione e l'empatia. Le persone possono fare un?enorme differenza se riescono ad esprimere una maggiore proporzione del loro potenziale. In quanto tali, le risorse non devono sentirsi sfruttate, ma valorizzate, ascoltate, comprese, messe al primo posto quando si mettono in atto decisioni aziendali. Lo studio fa emergere come stili di leadership più partecipativi e collaborativi stiano emergendo rispetto a stili più autoritari. Il quinto segreto è la performance trasversale. I leader di maggiore successo sono coloro in grado di prendere decisioni non solo in base alla propria area di riferimento, ma per il bene dell'intera azienda. I leader di oggi devono sempre più avere competenze in diverse funzioni aziendali, anche al di fuori del proprio settore di competenza, poiché ciò permetterà loro di progredire la loro carriera ad un livello superiore. Chi non possiede questa visione rimarrà indietro.Il sesto segreto è essere un leader digitale. Oggi grazie alle tecnologie digitali c'è una comunicazione interattiva che si muove con grande immediatezza anche in varie direzioni. I leader di oggi sanno gestire questi aspetti, e in particolare aiutano a contribuire ad una cultura di trasparenza, correttezza attraverso alle richieste di riscontro, poiché la funzione sociale della azienda e il riconoscimento positivo del suo brand sul mercato acquisisce maggiore importanza e la reputazione aziendale ne impatta i risultati economici in modo significativo.Infine, l'ultimo segreto: l'interazione. Uno stile di management partecipativo prevede il coinvolgimento del team in ogni fase del processo decisionale e un conferimento di responsabilità a tutte le risorse. Per confermare e rafforzare la propria leadership, è fondamentale per ogni manager essere proattivo, identificare nuove opportunità, proporre idee, diffonderle all?interno dell?organizzazione e creare consenso.