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Castiglion Fiorentino e il carnevale della discordia

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Sabato 16 febbraio il centro storico ospita nel pomeriggio il Carnevale dei bambini, sponsorizzato dai commercianti con la collaborazione della Pro Loco. Il Comune ha negato il permesso per la sfilata del trenino, ma da Foiano della Chiana dovrebbero arrivare in soccorso le maschere del Cantiere Azzurri a rallegrare la manifestazione. Intanto, qualcuno teme che il divieto del Comune sia uno strascico della vicenda legata ai parcheggi a pagamento, contro i quali nei mesi scorsi i negozianti hanno messo in piedi una vibrante protesta

Prosegue a Castiglion Fiorentino la tensione fra gli operatori economici e l’Amministrazione Comunale. Ultima ragione del contendere, il Carnevale.

I commercianti avevano deciso di sponsorizzare una sfilata di maschere allegoriche dedicata ai più piccoli, con tanto di trenino a percorrere le strade del centro storico. Il Comune, però, sentito il parere della Polizia Municipale, ha negato il permesso di farlo circolare, con la motivazione che la chiusura al traffico veicolare del centro storico che sarebbe stata necessaria, sebbene concentrata in una manciata di ore, avrebbe causato troppi disagi ai residenti.

Ma gli imprenditori non si sono scoraggiati. Il risultato è che il Carnevale dei bambini si terrà comunque, nel pomeriggio di sabato 16 febbraio, dalle ore 15.30 alle 19. Al posto del trenino, dovrebbero arrivare direttamente dal Carnevale di Foiano della Chiana le maschere del Cantiere Azzurri a dare man forte alla manifestazione castiglionese rallegrandola con la consueta ricca coreografia di musica e colori. In più, ci saranno degustazioni gratuite di dolci tipici per tutti i bambini, premi per le maschere più belle e vetrine dei negozi allestite a tema.

“I commercianti ormai da un anno e mezzo stanno finanziando da soli tutti gli eventi di animazione e valorizzazione del centro storico, senza poter contare su un euro di sostegno da parte del Comune, visto il disastro finanziario che lo ha interessato”, sottolinea Stefano Scricciolo, responsabile della delegazione castiglionese di Confcommercio. “Non pretendono riconoscenza, ma rispedire al mittente iniziative così semplici ci pare francamente eccessivo”.

“Quello dei residenti, è un falso problema. Chiudere il centro storico per una iniziativa dedicata i più piccoli non avrebbe arrecato danni a nessuno”, dicono i commercianti. A questo punto, qualcuno avanza l’ipotesi che il divieto non sia altro che uno strascico della querelle sui parcheggi a pagamento, che aveva visto uno scontro molto acceso tra gli operatori – scesi in piazza il 24 ottobre scorso per protestare contro l’ennesimo balzello sulla pelle dei loro clienti – e l’Amministrazione Bittoni, che era poi tornata parzialmente sui suoi passi decidendo di sostituire i parchimetri con una sosta breve a rotazione, almeno nelle strade a più alta densità commerciale.

“Castiglion Fiorentino sta attraversando una fase molto difficile, che richiede la massima collaborazione e disponibilità da parte di tutti”, ricordano gli imprenditori “noi stiamo facendo la nostra parte, ben oltre a quanto ci competa. Non ci dispiacerebbe vedere maggiore apertura da parte dell’Amministrazione. Non vorremmo si ricordasse di noi solo quando ci sono imposte da riscuotere”.