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Centri Diurni: eccellenza del nostro territorio e modello da esportare

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Centri Diurni: eccellenza del nostro territorio e modello da esportare

“I Centri Diurni sono un indice di civiltà – ha commentato il Presidente dell’Unione Luca Santini – un modello da esportare, non da mettere in discussione, una risposta per le famiglie che devono convivere con questa difficoltà e un raggio di sole per gli utenti che vivono spesso per quelle giornate al centro, perché negare loro un po’ di felicità? Ogni ragazzo costa circa 20mila euro, la cifra potrebbe anche essere inferiore, ma i servizi sicuramente di basso livello. Infatti, tengo a sottolineare che il centro non è inteso e concepito come un parcheggio, ma è un luogo ricreativo dove i ragazzi sono coinvolti in molteplici attività che li rendono protagonisti e attori in prima persona. Non dimenticate che ogni cittadino casentinese sostenendo questo costo è come se offrisse loro una pizza una volta l’anno. Finché sarò alla presidenza di questo ente continuerò a dare a questi figli e alle loro famiglie una speranza di una vita migliore, vissuta con la dignità che la condizione umana merita ”.
Ricordiamo che i Centri Diurni per disabili sono gestiti in forma associata dal 2003 per conto degli undici Comuni del Casentino, dalla Comunità Montana prima e dall’Unione dei Comuni oggi, e l’obiettivo è stato quello di farne un servizio idoneo a favorire il processo di crescita e di integrazione sociale di persone disabili per mantenere, sviluppare e migliorare le capacità relazionali e sostenere la famiglia, migliorando il servizio in termini di qualità e quantità delle prestazioni, in termini organizzativi e strutturali.
Ereditato il servizio collocato in un’unica struttura presente a Soci, nel 2008 sono nati inaugurati due Centri che hanno consentito di migliorare il servizio offerto agli ospiti: a marzo ha compiuto 5 anni la sede nuova del Centro “Tangram” in Rassina e a settembre sarà il turno del compleanno del raddoppio della struttura “Il pesciolino rosso” a Pratovecchio, dove sono in corso i lavori di completamento della palestra. I centri diurni ospitano circa 41 ragazzi. All’interno dei centri si cerca di creare una rete sociale allargata e significativa che sviluppi incontri e amicizie; un’apertura del centro all’esterno sia con visite e uscite programmate, sia con inviti ed incontri all’interno della struttura; uno sviluppo e mantenimento delle abilità sociali; la conoscenza di sé, attraverso i racconti del territorio circostante e conseguente conoscenza dell’altro; lo sviluppo del desiderio di sapere, della curiosità, della voglia di scoprire cose nuove. Numerose sono le attività tra le quali quella motoria, che comprende l’attività di piscina, laboratorio di scrittura con computers, attività, ludico – espressive, di pittura, ceramica, legno, laboratorio di cucina e giardinaggio. Numerose sono state le occasioni nelle quali gli ospiti si sono misurati in attività proposte dal territorio o dai centri stessi dimostrando grandi abilità: laboratorio di pittura a quattro mani presso il Liceo di Poppi, in occasione di mostre ed estemporanee di arte; gare sportive a livello locale e provinciale; concorsi di cucina, ecc. Il centro diurno socio – educativo svolge quindi un servizio non solo per le persone con disabilità, ma per l’intera collettività garantendo efficienza delle prestazioni.