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Cgil: ‘il lavoro è la vera priorità’

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“Il lavoro è la priorità. L’obiettivo è il governo della crisi e la strategia è una rinnovata capacità contrattuale che sappia mantenere la Cgil soggetto sindacale e politico fondamentale nella definizione delle politiche nazionali e locali”. Così Giorgio Cartocci, Segretario provinciale della Cgil, spiega il senso della Conferenza di programma che il sindacato terrà il 24 gennaio nella sua sede di via Monte Cervino,

“E’ un’iniziativa connessa a quella della Cgil nazionale che terrà la sua conferenza nei due giorni successivi. Uniremo i temi nazionali a quelli locali con un denominatore comune e cioè il lavoro. Presenteremo le nostre proposte che saranno legate, in modo particolare, al futuro del settore manifatturiero, dell’edilizia, delle infrastrutture e, più in generale, dell’intero sistema economico locale. Proposte che saranno successivamentearricchite, condivise e approvate per costituire i temi della nostra piattaforma contrattuale”.

Quella di domani sarà una conferenza che si terrà nel pieno della campagna elettorale: “rischiamo un confronto e quindi un Governo e un programma di legislatura all’insegna della politica come gioco di potere e non come strumento per risolvere i problemi. Da qui la necessitò di mettere il lavoro al centro non solo della nostra Conferenza ma del dibattito politico ed elettorale. Chiederemo, quindi, impegni ai partiti e ai singoli candidati per contribuire alla definizione dei programmi e delle priorità del Paese e delle comunità locali”.

Cartocci evidenzia la situazione aretina e quindi la crisi del manifatturiero, l’insufficiente decollo di settori integrativi (turismo, servizi, cultura,… ), la paralisi dei lavori pubblici, il calo continuo dell’occupazione, il progressivo esaurimento degli ammortizzatori sociali, l’aumenta della fascia di povertà e il progressivo aumento del disagio delle persone anziane e meno tutelate

“La Cgil – afferma il segretario provinciale – individua alcuni elementi centrali per la ripresa. Quindi la difesa del manifatturiero, il rilancio dell’edilizia e dei lavori pubblici anche con la riqualificazione del patrimonio esistente, la green economy, lo sviluppo dell’agricoltuura e delle sue produzioni di eccellenza, un nuovo e moderno stato sociale con un patto tra soggetti pubblici e privati con un nuovo ruolo del pubblico e una nuova capacità di azione e di qualità da parte del terzo settore; la formazione.

Dai temi al confronto e quindi l’apertura di un tavolo con le istituzioni e le categorie economiche. “Continuiamo a ritenere fondamentale – conclude Cartocci – la collaborazione e la sinergia tra sindacati, istituzioni, categorie economiche. Oggi più che mai è necessario puntare sull’unità e sulla condivisione di progetti che siano in grado di dare un futuro all’economia e quindi all’occupazione. Le divisioni e la difesa dei presunti “propri territori” non solo non hanno più senso ma sono dannosi. E’ necessario uno scatto di orgoglio e di unità dell’intero sistema sociale ed economico aretino”.

Articlolo scritto da: CGIL Arezzo