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Chia e Mariani: doppio appuntamento con l’arte contemporanea

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Chia e Mariani: doppio appuntamento con l’arte contemporanea

Doppio appuntamento sabato 23 marzo con l’arte contemporanea. L’assessorato alla cultura del comune di Arezzo ospita infatti le mostre di Sandro Chia e Umberto Mariani, rispettivamente alla Galleria Comunale d’Arte Contemporanea e alla sala Sant’Ignazio, dal 23 marzo al 5 maggio.

Sandro Chia, uno dei protagonisti dell’attualità espressiva internazionale, presenta “Storie trascese di teatro latente”, inaugurazione alle 17 alla presenza dell’artista. Quaranta opere, fra dipinti e sculture monumentali, realizzate dai primi anni Ottanta a oggi, alcune ormai storiche, presentate alla Biennale di Venezia, come in rassegne estere di prestigio. La mostra è curata da Fabio Migliorati, con il sostegno di BCC Montepulciano, il contributo di ATAM, il coordinamento di Francesco Magi.

“Con Sandro Chia – rileva Fabio Migliorati, direttore per le attività espositive del comune di Arezzo – viene spontaneo a partire dal paragone con la filosofia di Nietzsche: Sandro Chia, come il filosofo tedesco esalta il ruolo dell’espressività ibrida; fra le sue mani sgorga un mondo figlio dell’antichità arcaica figurale, della mitologia, dell’italianità rinascimentale o barocca ma che non teme di reinventarsi. Grazie a Chia, Arezzo torna a parlare di arte contemporanea e lo farà sempre più perché una città d’arte non deve vivere solo per ciò che è stato il suo passato ma guardi a quello che può ancora dare”.

“Questa mostra – sottolinea Sandro Chia – mi rende orgoglioso perché composta da molte opere reperite in zona. Gli aretini sono tra i miei collezionisti più affezionati. Vi ho espresso una varietà di intenti e di stili che il mio sentimento prevalente può essere definito di sana schizofrenia. Credo che l’intensità dell’opera debba essere proporzionale all’abbandono, alla solitudine energetica. È così che i quadri possono trasformarsi da oggetti bidimensionali in qualcosa che nasconde una profondità sotto la pelle”.

“Storie trascese di teatro latente” è documentata in un catalogo Maretti Editore. Ingresso libero da mercoledì a domenica (10 – 13 / 16 – 20)

Umberto Mariani presenta invece “Grigio pesante”, sempre a cura di Fabio Migliorati con la collaborazione di Armanda Gori Arte, inaugurazione alle 18,30 alla presenza dell’artista. “Prosegue – dichiara l’assessore Pasquale Macrì – il ciclo di mostre che sottolineano la figura di artisti affermati, storicizzati, ma tutti da riscoprire. Umberto Mariani, milanese, si è avvicinato all’arte tramite la scuola di Achille Funi già nei primi anni Sessanta. Di lui si occuperanno alcuni dei più prestigiosi critici italiani: Caroli, Caramel, Crispolti, Gualdoni, Pontiggia, Poli, mentre il suo lavoro gira, da decenni, in Italia e in Europa. La sua opera è quella di un artista che fa del suo lavoro l’espressione costante, tacita, riservata di sé. Dopo Rognoni, Scanavino, Corpora, Crippa, Marchegiani, ecco Mariani con il suo senso del colore gestito e la sua rievocazione tecnica”.

“Grigio pesante” consente di ammirare trenta lavori recenti riuniti in una serie dal titolo: Piombi. “Il grigio del piombo – chiarisce Migliorati – definisce i confini di un’opera. L’intervento di Mariani gestisce e subisce l’effetto dell’indumento, del vestiario: vela o svela insieme; nasconde, cela o comunica e si esprime. I suoi ‘panni rigidi’ riescono a simulare l’incanto e perfino il movimento, in una sorta di gioco optical raffinato per cadenza e delicato per ritmica”.

Ingresso libero, da venerdì a domenica (11 – 13 / 16 – 19).