Home Politica Comm. Provinciale pari opportunità ricorda Santuzza Lischi Coradeschi

Comm. Provinciale pari opportunità ricorda Santuzza Lischi Coradeschi

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A dieci anni dalla sua scomparsa, la Commissione provinciale Pari Opportunità dedica a Santuzza Lischi Coradeschi una giornata di riflessione dedicata al tema del rapporto tra la scrittura e la depressione. “Una città – spiega la Presidente della Commissione Rosetta Roselli – non può dimenticare completamente una persona che ha voluto dare un senso profondo al suo dolore ed alla sua malattia. Santuzza Lischi Coradeschi possedeva gli strumenti del racconto e ha così dato modo di esprimersi anche a persone che altrimenti non avrebbero mai avuto voce, e cioè tutte quelle Beppe, come le chiama nel titolo del suo libro, che soffrivano della stessa malattia. Ha insegnato a tutti a non nascondersi e a liberare la depressione dai pregiudizi e dal senso di colpa e di vergogna con i quali spesso viene vissuta, dandogli dignità rispetto a tutte le altre malattie”. L'omaggio alla figura di Santuzza Lischi Coradeschi, che fu finalista del premio dei Diari di Pieve Santo Stefano nel 1991, è in programma giovedì 28 febbraio a partire dalle ore 15 nella Sala dei Grandi del palazzo della Provincia e sono previsti, come annuncia Miriam Gardeschi che per conto della Commissione Pari Opportunità si occupa dell'organizzazione, interventi di particolare rilievo. “Dopo il saluto della autorità è prevista la Lectio Magistralis del professor Luigi Cancrini sul tema 'Il mito della depressione e l'imbroglio degli antidepressivi', alla quale seguiranno le testimonianze della figlia Elisabetta Coradeschi e della giornalista Silvia Bardi e le relazioni di Natalia Cangi dell'Archivio diaristico di Pieve Santo Stefano, della professoressa Laura Occhini dell'Università di Siena, di Giampiero Cesari, psichiatra, e del dirigente scolastico Alessandro Artini”. Durante l'incontro l'attrice Alessandra Bedino leggerà alcuni brani del libro “Per tutte le Beppe” e di altri testi scritti da Santuzza Lischi Coradeschi.