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Con Agenzia Ice strumenti musicali italiani alla ‘Music China’

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Roma 11 ott. (Labitalia) – Al via, a Shanghai, la 12ma edizione della fiera 'Music China', immancabile appuntamento per i professionisti e gli appassionati del settore degli strumenti musicali, che vede la partecipazione di 44 aziende italiane di cui 36 all'interno della collettiva italiana organizzata, per il quinto anno consecutivo, dall'Ice-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, in collaborazione con Acisa – Associazione costruttori italiani strumenti acustici. Nel padiglione italiano, che occupa uno spazio espositivo di circa 400 mq, il settore più rappresentato è quello della liuteria, ma non mancano fisarmoniche, componenti e accessori. Tra gli espositori da segnalare il Consorzio liutai 'Antonio Stradivari' di Cremona, in rappresentanza di oltre 60 liutai, e Salvi Harps, leader mondiale nella produzione di arpe. La Fiera, che chiuderà i battenti il 13 ottobre, si svolge presso il centro fieristico Sniec (Shanghai New International Expo Centre) ed è organizzata da Messe Frankfurt, in collaborazione con Intex Shanghai e China Music Instrument Association (Cmia).'Music China' costituisce una vetrina di grande risalto per le imprese interessate alla Cina, le aziende italiane partecipano ogni anno più numerose in questo mercato chiave per il settore degli strumenti musicali. Alla scorsa edizione l'Italia è risultata essere il primo paese non asiatico per numero di espositori, superando la Germania. Nell'ultimo decennio il settore dell'entertainment ha conosciuto in Cina una rapida evoluzione. L'alto livello di cultura musicale del Paese ha favorito lo sviluppo dell'industria degli strumenti musicali cinese, il cui fatturato nel 2012 ha superato i 3 miliardi di euro, con una crescita dell'11,3% rispetto all'anno precedente. Sebbene la produzione locale di strumenti musicali si posizioni nella fascia medio-bassa, una sempre più diversificata domanda interna sta contribuendo alla crescente competitività delle aziende locali che investono in qualità e sviluppo del prodotto. I marchi stranieri, sono tutti posizionati nella fascia di mercato medio-alta, dove si colloca anche la produzione italiana, che si contraddistingue per l'alto livello di produzione artigianale. In base ai dati statistici di fonte cinese, nella graduatoria 2012 dei Paesi fornitori della Cina di strumenti musicali, che vede al primo posto il Giappone (seguito da Indonesia, Germania, Corea del Sud, Taiwan e Stati Uniti), l'Italia resta stabile al settimo posto, per un valore delle esportazioni di 4.78 milioni di dollari e una crescita del 9,4%. L'Italia è comunque il primo paese fornitore della Cina di strumenti ad arco (violini, viole e violoncelli), con una quota di oltre il 50% del mercato cinese), per un valore delle nostre esportazioni di 862.000 dollari Usa.Il Padiglione Italia è stato inaugurato alla presenza del console generale, Vincenzo de Luca, che insieme al direttore dell'Istituto italiano di cultura, Carlo Molina, e al direttore dell'Agenzia Ice di Shanghai, Claudio Pasqualucci, hanno visitato le aziende italiane presenti insieme al contrabbassista e compositore, Daniele Patumi, che nella sua lunga esperienza di primo contrabbassista in diverse orchestre sinfoniche italiane, ha vissuto in Cina dal 1998 al 2003, contribuendo ad avvicinare il pubblico cinese alle moderne possibilità espressive e alle tecniche innovative del suo strumento.