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Conferenza di Giovanni Galli

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Il ciclo di conferenze “Protagonisti del Novecento aretino”, organizzato dalla Società storica, in collaborazione con il Comune di Arezzo, prosegue martedì 19 febbraio con la conferenza di Giovanni Galli sulla figura di Ugo Viviani, “medico, letterato, editore”. Come consuetudine, l’incontro è in programma alle ore 17,30, nell’auditorium Aldo Ducci di via Cesalpino. Gli incontri, tutti dedicati ad uomini che con la loro opera hanno improntato il secolo da poco concluso, si protrarranno fino alla fine del mese di marzo.
Ugo Viviani (1871-1944), medico presso l’ospedale psichiatrico provinciale di Arezzo per 40 anni, collaborò con altri colleghi all’opera organizzativa del “nuovo manicomio” diretto da Arnaldo Pieraccini. Per un quindicennio, dal 1905 al 1920, è stato punto di riferimento del giornalismo medico aretino con la direzione della rivista “Il Cesalpino”. Estese i suoi interessi all’ambito storico, in particolare ai medici e agli scienziati aretini, attribuendo ad alcuni di loro un primato nelle ricerche di storia della medicina. Trovò in Ubaldo Pasqui un maestro, di cui curò la preziosa seconda edizione della “Guida di Arezzo” nella “Collana di pubblicazioni storiche, letterarie ed artistiche aretine”. La ‘collana’, una coraggiosa iniziativa editoriale dello stesso Viviani, nell’arco di un quindicennio pubblicò 43 volumi di storia locale di autori diversi. Tra le sue pubblicazioni scientifiche, Viviani lasciò una miniera di notizie su Cesalpino, Redi e Folli. Possedeva una vasta erudizione in fatto di storia aretina, che per tre decenni riversò in alcune centinaia di articoli apparsi sulla stampa locale, che nel loro insieme costituiscono una preziosa antologia sul passato della città.
Laureato in Storia presso l’università di Firenze, Giovanni Galli ha insegnato negli istituti scolastici superiori di Arezzo. Nei suoi studi e nelle sue ricerche di storia aretina si è interessato dell’età contemporanea. Tra le sue pubblicazioni resta fondamentale “Arezzo e la sua provincia nel regime fascista (1926-1943)”. Recentemente ha collaborato con un suo scritto al volume “Storia di Arezzo: stato degli studi e prospettive”, promosso dalla Società storica aretina, della quale è socio fondatore e segretario.
Curato da Luca Berti, il ciclo di conferenze della Società storica aretina si propone non soltanto di completare la galleria di “protagonisti” aretini del secolo scorso delineata in precedenti cicli di conferenze, ma anche di fornire elementi utili per una più analitica ricostruzione delle vicende storiche della nostra città, inserendole nel più vasto contesto regionale e nazionale.
La conferenza successiva è in programma il 26 febbraio, quando Daniela Meli parlerà di “Gualtiero Bacci Venuti e la pittura aretina nei primi decenni del secolo”. Gli incontri sono ad ingresso libero, con dibattito finale aperto a tutti.