Udine, 1 lug. (Labitalia) – "I rapporti commerciali tra le aziende della provincia di Udine e friulane con quelle croate sono già ottimi e non potranno che migliorare. L'entrata della Croazia nell'Unione europea, infatti, non potrà che portare fluidità nei rapporti tra i territori". Così Adriano Luci, presidente di Confindustria Udine, commenta, con Labitalia, l'ingresso della Croazia nell'Unione europea e i potenziali effetti sull'economia friulana e della provincia di Udine in particolare. "Già oggi -spiega Luci- sono una decina le aziende della provincia di Udine che hanno stabilimenti in Croazia. Il Paese con l'entrata nell'Ue avrà accesso ai fondi europei e potrà realizzare degli investimenti, e le nostre aziende saranno pronte a cogliere queste opportunità. Noi siamo già pronti -sottolinea- a fornire competenze e know how in settori specifici come l'energia, l'ambiente e l'agroalimentare". Nessun rischio, per Luci, che i lavoratori croati 'rubino' il posto ai friulani. "Questo problema non si pone dato che i lavoratori croati, viste le loro competenze, nei nostri territori -conclude- vanno a ricoprire solo quei posti di lavoro che gli italiani non vogliono più".