Home Nazionale Consigliera parità, per le pari opportunità serve riordino come è sta

Consigliera parità, per le pari opportunità serve riordino come è sta

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Roma, 15 lug. (Labitalia) – "Sulle pari opportunità, in Italia, serve un riordino e una razionalizzazione della materia, così come è stato fatto nell'ambito della pubblica amministrazione. Per questo, la richiesta delle donne del Pd di reinsediare un ministro per le Pari opportunità richiede un lavoro di squadra". Lo dice a Labitalia la consigliera nazionale di parità, Alessandra Servidori. "Il riordino – precisa – deve essere fatto legando, in maniera robusta, le pari opportunità con l'Europa, la rappresentanza e le politiche del lavoro. Nel passato è stato comunque fatto un buon lavoro"."Da quando abbiamo ministre per le Pari opportunità – fa notare Servidori – abbiamo fatto grandi passi avanti, nonostante l'ostilità dimostrata. La Finocchiaro, ad esempio, ha fatto molto sul versante della scuola, così come la Carfagna su quello europeo. Lo stesso ministro Fornero, alla quale era stata delegata la materia, in 17 mesi ha fatto quello che ha potuto".Per la consigliera nazionale di parità, "con la richiesta di un ministro per le Pari opportunità non bisogna avere paura di offendere il sottosegretario Cecilia Guerra". "Ha dato prova – sottolinea – di essere brava, ma si occupa già di molte cose, oltre che delle pari opportunità". "Insisto – continua la Servidori – che è necessario fare la stessa operazione realizzata con la legge Brunetta. Solo così si può trattare la materia delle pari opportunità in modo concreto e produttivo. Come consigliera nazionale avevo già chiesto a Monti un riordino e lui fece la scelta di spacchettare le competenze, coinvolgendo appunto il ministro Fornero"."Qualsiasi decisione venga presa – avverte – bisogna muoversi subito, cercando alleati all'interno della politica. Anche perchè non nascondo che si stanno disperdendo molte risorse, pensiamo solo alla legge 215 'Azioni positive per l'imprenditoria femminile' e alla 225. Un altro fronte che mi preoccupa molto, inoltre, è il semestre europeo. Anche in questo caso l'Italia deve essere pronta".