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Consiglio Comunale 16 ottobre 2013: il trasporto pubblico locale

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Consiglio Comunale 16 ottobre 2013: il trasporto pubblico locale

Approvata definitivamente dal Consiglio Comunale con 17 favorevoli, 6 contrari e 5 astenuti la proposta dell’assessore Franco Dringoli tesa a perfezionare l’intesa tra Regione Toscana, Provincia e Comune di Arezzo sul trasporto pubblico locale. Nella scorsa seduta si era “consumato” il dibattito.
Sono il primo e il terzo punto del documento di intesa quelli più qualificanti: la rete di TPL per Arezzo sarà di 2.000.000 di chilometri. Il Comune di Arezzo s'impegna fin dal momento dell’affidamento del trasporto locale a seguito della gara regionale a finanziare il servizio urbano con una quota pari a 1.030.000 euro: 600.000 euro per i servizi aggiuntivi e 430.000 euro di Iva sul totale dei servizi. L'impegno della Regione è di finanziare con risorse proprie i servizi minimi per 3.700.000 euro.
Regione e Comune si impegnano ad adottare gli assetti tariffari, sia quello transitorio che quello definitivo. Il periodo di validità del contratto di servizio che la regione stipulerà con il soggetto aggiudicatario della gara di affidamento del lotto unico dei servizi di trasporto pubblico avrà la durata di nove anni.

Durante il dibattito consiliare del 25 settembre erano emerse le posizioni di Daniele Farsetti che aveva chiesto quale fosse “l'ammontare della cifra che Arezzo dovrà pagare in più”. E se ci fosse “la consapevolezza che per nove anni non sarà poi possibile modificare la situazione del TPL”. Di Lucio Bianchi: “le conseguenze saranno un incremento dell'uso dei mezzi privati e dei parcheggi. La Regione non riesce a garantire un servizio minimamente decente ai pendolari del trasporto ferroviario: figuriamoci cosa potrà garantire con il TPL. Di Roberto Barone: “si doveva puntare sul mezzo pubblico rispetto a quello privato. E questo per ragioni ambientali e di salute delle persone. Le frazioni saranno ulteriormente penalizzate. Sta venendo meno la funzione del servizio pubblico che non necessariamente deve avere un ritorno di utile economico”.