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Consiglio Comunale 25 settembre 2013 le altre interrogazioni

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Consiglio Comunale 25 settembre 2013  le altre interrogazioni

Roberto Ruzzi ha presentato una serie di puntuali interrogazioni dove ha chiesto: lo stato di avanzamento dei lavori sulle telecamere e i motivi del ritardo fino a oggi.
Sul controllo dei parchi e delle aree pubbliche, “noto che molte persone frequentano e abitano questi spazi anche con tende da campeggio: ma chi sono, dimorano ad Arezzo, cosa fanno?
I lampioni a Campo di Marte: 4 su 11 non funzionano. Perché? Come viene gestito questo servizio?
Registro poi l'apertura di nuovi centri ricreativi con le slot: mica per caso queste macchinette stanno per invadere pure Saione visto ci sono già cinque centri del genere nel raggio di 800 metri dal quartiere?”.

Lucio Bianchi: “abbiamo appreso che di recente si è registrato un fatto allarmante passato ovviamente sotto traccia: il 3 luglio è stato approvato il bilancio 2012 di Nuove Acque. Dai documenti emerge che verranno cambiate le clausole di un contratto ancora in essere, ovvero i criteri di ammortamento degli investimenti. Se vorremo in futuro riappropriarci del servizio idrico saremo costretti a sborsare milioni di euro. La parte pubblica si è dimostrata poco interessata alla questione visto che di 37 Comuni soci di Nuove Acque ne erano presenti 9 e di questi solo Capolona ha votato contro. Dal verbale dell'assemblea, dove si leggono vari 'omissis', un'abitudine di Nuove Acque, risulta che il bilancio 2012 si è chiuso con 3,6 milioni di euro di utile d'esercizio di cui solo 300.000 euro da ripartire come dividendi ai soci. Il gestore dunque continua a incassare con la complicità dei sindaci che votano a favore, incapaci di tutelare gli interessi della collettività. Il Comune di Arezzo a questa assemblea aveva una presenza nutrita: l'assessore Romizi, il consigliere di amministrazione nominato dal sindaco Enrico Valentini e il sindaco revisore Cinzia Scartoni. Perché si è deciso di votare a favore di questo bilancio? È in programma un'assemblea dei soci per parlare degli esiti referendari? Non si profila un 'danno erariale' per avere apportato svantaggi alla parte pubblica in cambio di nulla?”.

Marco Tulli, a nome anche Roberto Barone e Gianni Mori: “anche noi siamo venuti a conoscenza che nel luglio 2013 il rappresentante del Comune di Arezzo ha partecipato alla riunione di Nuove Acque. Avendo preso visione del verbale, depositato il 23 luglio, abbiamo potuto leggere la nota integrativa al bilancio approvato, dalla quale emergono intendimenti che rinnegano la convenzione oramai di 14 anni fa dov'era scritto: “Tutti gli investimenti devono essere ammortizzati entro il termine della convenzione”. Ora non è più così per volere della società Nuove Acque, come ha spiegato bene l'amministratore delegato. Il cambio dei criteri di gestione degli ammortamenti avrà conseguenze enormi, tipo che nel 2024, anno di fine della convenzione, i Comuni dovranno sborsare milioni di euro se vorranno procedere alla ripubblicizzazione del servizio idrico. Un modo ulteriore per impedire l'applicazione del referendum del 2011 di cui i cittadini chiedono invece con forza il rispetto. Constatiamo inoltre che al di là degli annunci, l'amministrazione sul tema ha lasciato soli proprio gli elettori mentre la società sta procedendo lungo la strada della concessione dei pieni poteri ai privati. Chiediamo all'assessore delegato dal sindaco, Francesco Romizi, che dovrebbe essere a favore delle ragioni del Comitato acqua pubblica, perché ha votato a favore degli atti senza nulla eccepire? Era a conoscenza della modifica dei criteri di ammortamento degli investimenti?”.

Lucio Bianchi: “a Giovi si è tenuta un'assemblea nei mesi scorsi sulla manutenzione. In particolare sulla ristrutturazione della sede della ex circoscrizione, lavoro che in campagna elettorale era stato ovviamente promesso e per il quale erano già stanziati 50.000 euro. L'assessore Dringoli si impegnò di trovare i 25.000 mancanti. L'unica cosa da rilevare è che siamo in stand-by da tre anni. Siamo alle porte di ottobre e nel piano triennale dei lavori pubblici nulla pare previsto”.
L'assessore Franco Dringoli ha precisato che “nel piano dei lavori pubblici non trova questa previsione perché il piano è un documento dove rientrano i lavori dai 100.000 euro in su. Dunque per Giovi le risorse mancanti le attingeremo da 'manutenzione patrimonio comunale' che è un capitolo generico di bilancio”. Anche Cinzia Scartoni, già presidente della ex circoscrizione Giovi, ha precisato che “non è questione di campagna elettorale ma solo di aspetti amministrativi che hanno procrastinato il progetto”.

Alessio Mattesini: “si parla molto di decoro ma manca ad esempio nella zona dietro lo Sportello Unico dove si accatastano materassi e immondizia e alle Logge del Grano di cui non ho ben capito i tempi della sua realizzazione”.
“Il crono-programma per le Logge del Grano – ha precisato Franco Dringoli – prevede la conclusione del cantiere nella primavera del 2014”.

Ancora Alessio Mattesini ha chiesto quali fossero le condizioni igienico-sanitarie della persona che vive in zona XXV Aprile in una roulotte con il suo cane.
L'assessore Marcello Caremani ha detto che la persona in questione “è domiciliata proprio presso il Liceo Artistico in via XXV Aprile. La roulotte è stata concessa gratuitamente, la sua collocazione è stata comunicata alla provincia dal dirigente scolastico dell'istituto. La persona non ha mai creato problemi al plesso scolastico. Ha amici che lo aiutano nel sostentamento quotidiano. Il cane è vaccinato”.

Roberto Bardelli è tornato sul 118: “scelte politiche del Pd toscano stanno riducendo gli aretini a cittadini di serie B. Il nostro 118 è il migliore ma sono alcune settimane che tutto tace. Ci sono novità in merito?”.

Daniele Farsetti: “per il 2011 e il 2012 erano stati affidati i servizi di custodia, sorveglianza, pulizia e riordino dell'area di transito delle popolazioni nomadi in via Setteponti. Poi fino al settembre 2013 l'aggiudicatario si è reso disponibile a continuare il servizio. Nel periodo gennaio 2011 – settembre 2013 il Comune ha speso 110.000 euro per i servizi suddetti. Il bassissimo utilizzo della struttura da parte dei migranti mi porta a chiedere: quanto sono stati coloro che hanno fruito dell'area di transito? Cosa vuol fare il Comune da qui a dicembre? Se non è il caso in futuro di prevedere convenzioni 'a chiamata' solo per specifiche esigenze”.

Luigi Scatizzi: “con la ripresa delle lezioni del nuovo anno scolastico tornano i problemi relativi al traffico. Sabato 21 settembre il traffico era praticamente bloccato nell'asse via Leone Leoni, Porta Buia, Guido Monaco, via Baldaccio d'Anghiari. L'adesione alla settimana europea della mobilità sostenibile non può restare un fatto isolato. Ritengo opportuno riformulare un'analisi dei flussi di utenza di studenti e lavoratori censendo con precisione fasce orarie e luoghi di destinazione e provenienza. Predisporre una campagna informativa da proporre a studenti, insegnanti e lavoratori del centro. Sviluppare una campagna di abbonamenti ai mezzi pubblici e inserire nel pacchetto di abbonamento anche il bike sharing. Assumere nelle ore critiche operatori per la disciplina del traffico nei punti più sensibili”.

Roberto Barone: “il 31 maggio il Consiglio Comunale approvò all'unanimità un atto di indirizzo sullo scalo merci che imponeva al Comune una serie di azioni nei confronti della società che dovrebbe realizzare la struttura e di informare il Consiglio Comunale e i cittadini su tutto quanto veniva espletato. Nulla è stato fatto e nulla sappiamo a oggi sull'avanzamento dello scalo merci”.

Alessio Mattesini: “è arrivata nei mesi scorsi la tassa sui fossi imposta dal Consorzio di Bonifica Valdichiana. Una tassa di cui la magistratura ha sancito l'illegittimità. Il sindaco stesso si era espresso in termini contrari al balzello e detto pronto a presentare ricorso. Il Comune pagherà o meno la sua quota o procederà nell'intento sbandierato? Ora il 30 novembre ci sono le elezioni per il nuovo consorzio, la legge regionale impone la riorganizzazione dei consorzi di bonifica, il Comune di Arezzo intende promuovere la sua opposizione a forme di imposizione fiscale a danno dei cittadini da parte del futuro ente?”.
Il vicesindaco Stefano Gasperini ha rilevato che “il Comune non ha pagato la tassa di bonifica, per un ammontare biennale di circa 90.000 euro, sta anzi predisponendo il ricorso”.

Marco Tulli: “la chiusura del cinema Eden sembra un'eventualità concreta. Un incontro tra sindaco e proprietà ha paventato un non meglio specificato 'spiraglio' di accordo. È possibile fare chiarezza sulla proprietà del cinema e degli altri edifici che insistono in quel bastione? Che cosa è lo 'spiraglio'? Il cinema può passare ad altra proprietà. Ci sono in vista altre soluzioni per garantire proiezioni d'essai in città?”.
L'assessore Francesco Romizi: “la proprietà del cinema e della superficie dove insistono gli edifici, ristorante compreso, è privata. Il bastione è ovviamente pubblico. Attualmente non esiste alcuna convenzione tra Comune e società privata. Vogliamo fare di tutto perché il cinema Eden rimanga aperto e in centro storico. Il 2 ottobre incontreremo il comitato nato per difendere l'Eden, da qui al 2 ottobre la società formulerà una proposta di gestione anche se esistono problemi economici di un'attività commerciale in perdita. Non dimentichiamo che altre strutture comunali possono ospitare proiezioni cinematografiche”.

Gianni Cantaloni e Roberto Bardelli: “quello che è successo al Teatro Tenda ha dell'incredibile. Una struttura progetta nel 2008, inaugurata nel 2011, 'battezzata' però nel 2013 ha dato segnali sconfortanti sull'acustica: 5 anni non sono bastati per capire quali problemi potevano insorgere. Di chi è la responsabilità? Con quali mezzi finanziari si interverrà per migliorare la struttura? E gli 80-100 spettatori oscurati da due enormi colonne poste davanti ai posti a sedere?”.

Gianni Cantaloni: “quest'anno per la Giostra si sono registrati incassi pari a più di 100.000 euro: un risultato straordinario e migliorabile, credo. Penso ad esempio alla tribuna B che può aumentare in capienza. La crescente importanza della manifestazione ci deve portare ad affrontare problemi organizzativi che possono minare la credibilità dell'evento. Il problema della sicurezza del buratto in primis. Poi, la struttura organizzativa deve aprirsi ai quartieri, è un modo per sgravare di lavoro il Cda dell'istituzione. Possiamo pensare a rapporti positivi con altre città dove esistono eventi simili e con esperienze gestionali e regolamentari che offrono spunti interessanti”.

Luigi Scatizzi: “il regolamento sull'assegnazione delle palestre ha delle lacune, gli impianti non sono illimitati e mancano i controlli sulla effettiva fruizione. Esistono anche subaffitti a soggetti che non sono rientrati nei bandi di assegnazione. Insomma, il monitoraggio è indispensabile”.
Francesco Romizi: “vanno distinte le palestre comunali a uso esclusivo di società comunali e le palestre comunali a uso scolastico. Per queste ultime c'è una legge del 1977, ad esempio, che dà priorità alle scuole nell'utilizzo pomeridiano. Dal primo ottobre i dipendenti dell'Ufficio Sport partiranno con i controlli per vedere se in effetti tutte le situazioni sono conformi al nostro regolamento”.