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Consiglio Provinciale: approvato all’unanimità ordine del giorno su podere Rota

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Consiglio Provinciale: approvato all’unanimità ordine del giorno su podere Rota

Approvato all'unanimità dal consiglio provinciale un ordine del giorno sulla discarica di Podere Rota, elaborato dai rappresentanti di tutti i gruppi in seguito alla seduta aperta del luglio scorso a Terranuova Bracciolini. Il testo del documento parte dal presupposto che questa seduta straordinaria si è attivato un proficuo confronto tra Giunta Provinciale, Consiglio Provinciale, Sindaci, Istituzioni locali, Consiglieri Comunali e Regionali, Arpat, USL, Comitati, singoli cittadini e rappresentati delle Società che gestiscono la discarica, che ha permesso di individuare ancora criticità presenti in un’ottica di collaborazione fra tutti i soggetti in campo. Il documento afferma che: “le attuali criticità vanno rimosse in tempi certi; la discarica di Podere Rota riveste un ruolo centrale nello smaltimento di rifiuti nel sistema provinciale e anche regionale; i rifiuti provenienti dall’area fiorentina rappresentano la non autosufficienza di Ato Centro, mentre l’obiettivo dell’autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti deve essere perseguito da ciascun ATO pianificandolo fin da adesso; il Valdarno aretino ha pagato, paga e pagherà un prezzo alto per far fronte ad esigenze non solo provinciali a anche di livello regionale. E' inoltre acclarato che ancora permangono forti criticità legate ai cattivi odori derivanti dalla frazione organica ed in parte da attribuire alle non adeguate coperture giornaliere che sono a loro volta da ricondurre, oltre a specifiche responsabilità del caso da valutare, anche ad oggettive difficoltà che gli stessi gestori hanno segnalato; che risulta necessario monitorare la qualità delle acque dei pozzi in relazione alla possibilità di inquinamento dell’area circostante e delle falde acquifere; che Arpat ha ammesso difficoltà nel garantire il monitoraggio costante e giornaliero nella zona di riferimento; che da parte di molti, Istituzioni e cittadini, si è messo in evidenza il bisogno di un rinnovato e rafforzato ruolo dell’Osservatorio. Ritenendo necessario concorrere tutti alla risoluzione immediata e definitiva dei problemi che da anni si vengono a configurare e che hanno un pesante impatto ambientale e di qualità della vita per numerosi cittadini del Valdarno aretino, e segnatamente la comunità di San Giovanni Valdarno, il consiglio provinciale esprime soddisfazione per aver aperto un dialogo franco e fattivo con tutte le realtà coinvolte e in particolare con i cittadini del Valdarno maggiormente interessati direttamente alla questione; afferma la volontà di non interrompere il confronto continuo e aperto con questi cittadini, istituzionalizzando momenti di confronto che permettano di fare il punto circa le criticità e le soluzioni, ed esprime apprezzamento per il lavoro della Giunta Provinciale che ha portato al rinvio dell’apertura della discarica di Le Borra e alla istituzione di un tavolo presso la Regione per la verifica dell’attuazione degli impegni presi da tutti i soggetti istituzionali coinvolti. L'ordine del giorno impegna quindi la Giunta Provinciale a sollecitare la Regione Toscana a predisporre, anche all’interno del Piano Regionale sui Rifiuti: una specifica norma di indirizzo circa le emissione odorigene che sia stringente e chiara così come altre Regioni hanno già da tempo approvato e che dia certezza anche normativa e prescrittiva ai cittadini interessati; ad assicurare ad Arpat il sostegno necessario per operare le necessarie azioni di monitoraggio delle varie matrici ambientali in particolare per quelle legate alla lotta ai cattivi odori allo stato delle falde acquifere; a ottenere in via definitiva e per iscritto l’impegno da parte della Provincia di Firenze e della Regione Toscana affinché Ato Centro addivenga entro il 2021 ad una condizione di autosufficienza in materia di trattamento dei rifiuti; a operare perché nella proposta di nuovo Piano interprovinciale si preveda un cronoprogramma per alzare il livello di raccolta differenziata, che è al momento non soddisfacente, e condizioni che escludano in via definitiva ulteriori proroghe della vita di Podere Rota; a prevedere l'eventuale costituzione di apposito Ufficio, nell'ambito dell'organizzazione degli uffici e dei settori funzionali della Provincia, in collaborazione con i Comuni interessati, che raccolga, anche mediante archiviazione informatica, tutte le informazioni, notizie, provvedimenti in merito alla discarica di Podere Rota e ciò sia al fine di procedere a preventive e complete istruttorie circa le misure e gli atti amministrativi da emanare; a consentire il più ampio diritto di accesso alle “informazioni ambientali” relative alla discarica di Podere Rota e per ogni altro impianto e struttura che opera nell'ambito della gestione del ciclo dei rifiuti, e comunque a garantire, ai fini della più ampia trasparenza, che l'informazione ambientale sia sistematicamente e progressivamente messa a disposizione del pubblico e diffusa in forme facilmente consultabili; a dare immediata e pubblica informazione in merito alle misure, anche amministrative, quali le politiche, le disposizioni legislative, i piani, i programmi, gli accordi ambientali e ogni altro atto, anche di natura amministrativa, nonché le attività che incidono o possono incidere sugli elementi e sui fattori dell'ambiente e le misure o le attività finalizzate a proteggere i suddetti elementi anche con riguardo alla discarica di Podere Rota; a chiedere conto agli uffici e ai gestori privati di Podere Rota circa i risultati delle nuove soluzioni in merito alle ricoperture giornaliere; a presentare in tempi brevi le linee guida del Piano Provinciale in materia di Rifiuti indicando oltre agli obiettivi anche le strategie per raggiungerli e una tabella temporale in particolare per ciò che riguarda la raccolta differenziata e le scelte circa il riciclo; a ripensare le funzioni ed il ruolo dell’Osservatorio alla luce di quanto emerso in occasione del Consiglio Provinciale aperto del 13 luglio del 2013”. Oltre a questo ordine del giorno, il consiglio provinciale ha approvato a maggioranza anche una mozione presentata dai gruppi di centro sinistra, che ha accolto emendamenti della FdS ottenendo il voto favorevole del consigliere Alfio Nicotra, sul tema dello smaltimento dei rifiuti e all'unanimità la mozione del consigliere dei Democratici per Cambiare Michele Del Bolgia per sollecitare il risarcimento dei cittadini danneggiati dal crollo della diga di Montedoglio. Eletti anche i rappresentanti della Provincia nei Comitati di Gestione degli ATC, che sono per l'ATC 1 Massimo Giustini e Mauro Nassini, per l'ATC 2 Luca Giusti e Mauro Fontana e per l'ATC 3 Giuliano Caprini e Mauro Arrigucci, mentre i punti relativi alle variazioni di bilancio e del piano delle opere pubbliche sono stati rinviati alla prossima seduta già fissata per giovedì 7 novembre.