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Crescere si puo’, si deve!

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Mercoledì prossimo, presso l'Auditorium di Arezzo Fiere e Congressi (Via Spallanzani 23) si terrà l'Assemblea Generale di Confindustria Arezzo.
Dopo gli adempimenti statutari della parte privata, la parte pubblica dell'Assemblea, aperta alla stampa, avrà inizio alle ore 17.
Ad aprire l'Assemblea sarà il Presidente di Confindustria Arezzo Andrea Fabianelli con la sua relazione introduttiva. A seguire, il saluto di Pavel Kolobkov (Vice Ministro russo dello sport) e la presentazione del rapporto annuale sull'economia aretina di Confindustria Arezzo da parte di Luigi Biggeri (Professore Emerito di Statistica Economica). Quindi, gli interventi di Carlo Dell'Aringa (Sottosegretario di Stato Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali) e Roberto Luongo (Direttore Generale ICE Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane). Le conclusioni saranno di Antonella Mansi (Vice Presidente di Confindustria per l'Organizzazione).
"Il titolo della nostra Assemblea, CRESCERE SI PUO', SI DEVE, evidenzia bene quello che è necessario fare in questo momento: dobbiamo assolutamente crescere, se non vogliamo soccombere – spiega Andrea Fabianelli – la crisi nella quale ci troviamo è nota a tutti ma noi vogliamo guardare avanti e non indietro e per questo è necessario fare subito alcune cose per uscire dalla spirale di recessione e depressione nella quale siamo precipitati. Qualche decisione importante si sta prendendo ma rimane ancora molto da fare e nel frattempo, l'emorragia di imprese e posti di lavoro non cessa – continua Fabianelli – servono subito decisioni forti, per ridare vigore all'economia e far ripartire la crescita, la sola che può creare lavoro e benessere per tutti, perchè non esiste una decrescita felice. Compito di noi imprenditori insieme ad amministratori, politici, banche, sindacati e associazioni di categoria, è tradurre a livello locale le politiche a favore della crescita in azioni concrete – conclude Fabianelli – non ci possiamo più permettere errori nella programmazione del territorio".