Home Nazionale Damiano (Pd), riduzione cuneo fiscale per i neoassunti

Damiano (Pd), riduzione cuneo fiscale per i neoassunti

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Roma, 13 mag. (Labitalia) – "L'auspicio è che in commissione si svolga un lavoro unitario, non solo tra i partiti della cosiddetta maggioranza ma anche con le forze di opposizione. Anche perché i problemi da risolvere per il Paese sono comuni. In secondo luogo, auspico lavori in sintonia con il Senato per accelerare le scelte e favorire l'azione di governo. Non dobbiamo assolutamente paralizzarci vicendevolmente, bisogna razionalizzare il nostro lavoro". Così Cesare Damiano, presidente dell'XI commissione della Camera, parla con Labitalia dei compiti che attendono la commissione Lavoro. Per Damiano, fondamentalmente sono 4 le priorità nell'agenda dei lavori. "Il rifinanziamento della cig in deroga -dice- e in secondo luogo il problema del sostegno all'occupazione dei giovani. Si può seguire la vecchia strada della diminuzione del costo del lavoro, attraverso la detassazione del cosiddetto cuneo fiscale. Penso che in questa circostanza sarebbe bene agire così per i giovani neoassunti. E non trascurerei le persone di una certa età, gli ultracinquantenni che hanno perso il lavoro né chi esce da processi di mobilità"."La terza questione -prosegue il presidente- è il tema delle pensioni. Dobbiamo assolutamente correggere gli errori della riforma Fornero. Si può agire in due direzioni: la prima rifinanziando il fondo che si è costituito con la legge di stabilità, in modo tale da ampliare la platea dei salvaguardati oltre gli attuali 130.000, e la seconda strada è di introdurre un principio di flessibilità nell'uscita dal lavoro verso le pensioni, ad esempio consentendo a chi ha 35 anni di contributi di scegliere, in un range tra i 62 e i 70 anni, il momento più opportuno per andare in pensione". Ovviamente, sottolinea Damiano, "tra i 62 e i 65 anni, si andrà in pensione con una leggera penalizzazione, mentre tra i 66 e i 70 con un apprezzamento dell'assegno pensionistico, nella logica di incentivi e disincentivi". Quarta questione è quella relativa al mercato del lavoro e agli ammortizzatori sociali. "Sicuramente non una nuova riforma -precisa Damiano- ma si tratta piuttosto di correggere, con l'ausilio delle parti sociali che vanno coinvolte, le incongruenze della legge Fornero che non funzionano in tempo di crisi". Tra i suggerimenti, quello di "accorciare l'intervallo tra un contratto a termine e quello successivo", una mossa che "favorirebbe assunzioni che oggi sono state bloccate". E sugli ammortizzatori sociali "sarei favorevole alla sospensione dell'introduzione Aspi fino a tutto il 2014 -afferma- mantenendo i vecchi ammortizzatori sociali, considerato il momento di crisi".M ci sono anche altre questioni di cui i deputati dell'XI commissione si dovranno occupare: "I precari dalla P.a., i vincitori di concorso risultati idonei -precisa Damiano- le casse previdenziali dei professionisti, temi sui quali -conclude- avevamo già trovato nella precedente legislatura delle ampie convergenze".