Il “Centro Studi Storici, Economici e Sociali di Amintore Fanfani” ha anticipato stamani ad Arezzo alcuni contenuti della presentazione dell’opera “Amintore Fanfani – Diari (1943-1963)” in programma per domani in Palazzo Giustiniani a Roma.

“I Diari, conservati nel suo archivio personale, sono complessivamente 43, divisi in due parti nettamente distinte – ha ricordato Franco Ciavattini, Segretario del Centro Studi Fanfani. La prima, redatta su una serie di cinque quaderni, è relativa all’esperienza del “soldato” italiano rifugiatosi in Svizzera negli anni 1943-1945; la seconda, che inizia dopo uno iato di quattro anni e prosegue fino al 1990, riguarda prevalentemente l’uomo politico e di governo. I primi quattro volumi pubblicati comprendono i Quaderni Svizzeri ( 1° volume) e i Diari 1949-1955 (2° volume), 1956-1959 (3° volume), 1960-1963 (4° volume). Il piano editoriale prevede la pubblicazione di altri quattro volumi: Diari 1964-1969, 1970-1976, 1977-1980 e 1981-1990”.

Omar Ottonelli (Università di Firenze) segretario del Comitato scientifico del Centro studi ha sottolineato come nei Diari “si ritrovino tutti i tratti del carattere di Amintore Fanfani. La prosa è asciutta e stringata. La novità storiografica è probabilmente rappresentata dai quaderni svizzeri leggendo i quali si intravede un Amintore Fanfani ancora lontano dalla politica e attento ad una molteplicità di materie e di studi”.

Il vice Sindaco Stefano Gasperini ha evidenziato il costante e mai reciso legame dello statista con Arezzo. “E’ stato il protagonista di quella che si è rivelata forse l’unica vera stagione italiana delle riforme. Uomo di livello internazionale, come conferma la Presidenza dell’Assemblea dell’Onu, è stato un punto di riferimento fondamentale anche per lo sviluppo di Arezzo”.