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Domenica al San Donato di Arezzo giornata mondiale dell’Osteoporosi

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Domenica al San Donato di Arezzo giornata mondiale dell’Osteoporosi

AREZZO – In occasione della Giornata mondiale contro l’osteoporosi, domenica prossima l’ospedale San Donato organizza incontri e visite mediche aperte alla cittadinanza.
L’iniziativa rientra negli eventi organizzati dall’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (O.N.Da) in 70 ospedali italiani premiati con i Bollini Rosa, riconoscimento ottenuto anche dall’ospedale di Arezzo.
L’obiettivo è di sensibilizzare i cittadini nei confronti di una malattia che si previene e si risolve, non solo grazie a un sano stile di vita e a una dieta corretta, ma anche grazie a un’adeguata informazione.

L’osteoporosi è una patologia a largo impatto sociale, con diverse e comprovate conseguenze negative di matrice sanitaria, sociale ed economica, spesso sottovalutata e affrontata con grave ritardo. Si tratta di una “malattia silenziosa” che può progredire per diversi anni fino a quando viene confermata la diagnosi o finché non avviene una frattura. I numeri parlano chiaro: a causa dell’alto indice di invecchiamento, si stima che entro il 2050 le fratture di femore saliranno dagli attuali 1,6 milioni annui a 5-6 milioni; solo in Italia, si passerà da 86 mila fratture di femore, registrate nel 2000, a circa 150 mila entro il 2020. Fondamentali sono dunque, da un lato, l’attenzione per la malattia nella fase di prevenzione e di prescrizione delle cure, che devono ridurre il rischio di frattura e di rifrattura, e dall’altro, la motivazione del paziente al proseguimento della terapia, spesso interrotta o non adeguatamente seguita, con un grave spreco economico.
Domenica 20 ottobre, all’ospedale San Donato, dalle 8,30 alle 13,00 personale sanitario e volontari forniranno informazioni dettagliate. Prenotando al numero 0575/255418 sarà possibile anche essere sottoposti ad un percorsi diagnostico. Attraverso una griglia ad hoc vengono indagati i fattori di rischio; è in questa fase che verrà valutato il sintomo dolore quale fattore di rischio. Sarà quindi se necessario misurata la densitometria al tallone attraverso l’uso di uno strumento portatile. Infine sarà eseguita una valutazione clinica dei dati acquisiti ed impostato un piano diagnostico terapeutico.
L’intero percorso sarà gestito dalla unità operativa di Reumatologia diretta dal dottor Luciano Sabadini.