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Due ore di sciopero alla Power One

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Ieri, giovedì 7 marzo, i lavoratori della Power-one di Terranuova Bracciolini, si sono astenuti dal lavoro per due ore, in seguito ad una agitazione proclamata unitariamente dalla RSU della stessa azienda, avente per oggetto l’esternalizzazione del magazzino spedizioni.

I rappresentanti dei lavoratori, con le organizzazioni sindacali di categoria FIOM-CGIL, FIM-CISL e UILM-UIL, contestano l’iniziativa aziendale nel merito e nel metodo.

Innanzitutto la RSU e le OO.SS. non sono state minimamente coinvolte e hanno appreso della cosa solo a giochi fatti e dai lavoratori interessati, non dall’azienda, dunque in un contesto di relazioni sindacali gravemente deteriorato.

La RSU e le segreterie provinciali di categoria sostengono inoltre che il processo in atto di smantellamento di varie funzioni aziendali non abbia nessuna logica da un punto di vista industriale, non porti alcun beneficio nel lungo termine per lavoratori e azienda. Aldilà del presunto beneficio economico, in termine di riduzione di costi, gli effetti negativi potrebbero essere di gran lunga maggiori, visto che si disperdono le competenze maturate dai lavoratori e si spezzetta l’azienda in tante parte fra di esse estranee, facendo venir meno quella che è stata sempre la forza dello stabilimento, cioè di raccogliere al proprio interno tutte le funzioni, dalla progettazione alla spedizione del prodotto, caratteristica che ha permesso alla fabbrica di superare indenne momenti ben più difficili di quello attuale.

Deles è già presente nel nostro stabilimento da circa un anno e mezzo, avendo ricevuto in appalto la fase di imballo del prodotto finito. La presenza di questa azienda non ha portato nessun beneficio in termine di valore aggiunto ai prodotti e al processo produttivo , ma il peggioramento delle condizioni di salario e di lavoro per le persone coinvolte, che sono passate da Power-One a Deles senza alcun processo di stabilizzazione, ma con lo stipendio ridotto del 30%. In risposta agli articoli celebrativi apparsi sulla stampa dei giorni scorsi (La Nazione di martedì 5 marzo) è necessario ricordare che Deles non ha creato nessun posto di lavoro (visto che erano già presenti in Power-one), ma ha ancor di più precarizzato quelli esistenti.

I lavoratori, durante lo sciopero, si sono riuniti in assemblea e hanno espresso la volontà di porre un freno ai processi di esternalizzazione e di sanare la situazione esistente. Per questo motivo la RSU e le OO.SS. di categoria hanno richiesto all’azienda l’apertura urgente di un tavolo negoziale, in presenza di un rifiuto le agitazioni continueranno.

Articlolo scritto da: Cgil Cisl Uil: s